venerdì 11 settembre 2009

Amianto!!!!

Ogni paese italiano ha i suoi problemi riguardo questo veleno, un problema di difficile soluzione che sinceramente non è da attribuirsi ne all'incuria degli amministratori ne ai privati proprietari delle strutture. Con questa mia piccola denuncia non voglio accusare nessuno perché conosco bene le difficoltà di un'amministrazione che difficilmente ha i fondi per poter bonificare edifici come quelli che vi mostro in foto, anche perché, trattandosi di edifici privati, non potrebbe nemmeno giustificare la spesa.
I privati poi hanno costruito queste strutture quando non si conosceva la pericolosità del materiale.
Fatto sta che in Marina il Trullo con il suo bel tetto d'Amianto e situato proprio vicino ai giochi per i bambini.
In paese altre strutture hanno tetti di questi materiale, ma sono strutture industriali. I privati proprietari di queste strutture non hanno nessuna colpa e non possono naturalmente addossarsi l'onere della bonifica.
Molte volte ripeto la struttura è stata costruita prima che analisi e ricerche scientifiche accertassero la pericolosità.
Io vorrei solo cercare una soluzione pacifica e razionale ad un problema che comunque nel nostro paesello è solo marginale. In luoghi anche non troppo lontano da noi, l'Amianto ricopre tetti ben più grandi di un bar sul lungomare o di un piccolo capannone in paese. Nel caso Montegiordanese si potrebbero trovare soluzioni che permetterebbero ai proprietari di bonificare le strutture senza costi che piccoli imprenditori sicuramente non possono sostenere da soli.


Probabilmente esistono delle leggi che possono aiutare gli amministratori ad affrontare nel migliore dei modi la bonifica e la messi in regola delle situazioni più pericolose ma, al momento, mi sembra che le leggi trattino in maniera esaustiva solo i divieti nell'uso del materiale per gli edifici di nuova costruzione mentre non si dice molto per la bonifica delle strutture esistenti.
Come al solito mi appello a voi, se c'è qualcuno che conosce la situazione meglio del sottoscritto potrebbe interessarsi per trovare una soluzione che non danneggi gli incolpevoli proprietari delle strutture e che porti ad una completa bonifica dei siti. Una soluzione che costi poco potrebbe essere ad esempio quella di ricoprire i tetti d'amianto con una vernice isolante che non permetta al materiale di degradarsi e di diffondere fibre pericolose.

Anche questa soluzione però ha un costo che qualcuno deve sostenere........

15 commenti :

Anonimo ha detto...

Francè, metti tutte le foto.
Questo è un problema di salute pubblica.

Anonimo ha detto...

E' arrivato il "Salvatore" di Montegiordano.Il problema è vecchio.Ora, la tua denuncia avrà un seguito e quel povero Rocco passerà i guai. Metti anche in risalto le altre strutture se proprio vuoi fare il "Salvatore" così il problema diventa collettivo.

Anonimo ha detto...

si nota subito l'ottusità dell'anonimo delle 11.4o il classico ignorante montegiordanese che non vede ad un passo dal suo naso.ma lo sà che cos'è l'amianto?ma l'ha capito cosa ha scitto Francesco?se il problema è vecchio perchè non è stato risolto visto che lui lo conosce?è il clasico personaggio del sud ^nun sacc nent^

Francesco D'Amore ha detto...

Io non voglio far passare i guai a nesuno ecco perchè ho rinviato tanto questa post......

Mi sembra anche di aver detto che non è colpa dei proprietari per le strutture in amianto.


Definirmi "Salvatore..." mi da sinceramente fastidio.......

enzo aggazio ha detto...

A quanto ho capito Francesco ha chiesto nel suo post un intervento, anche economico, a favore del proprietario dello stabile (ma non solo questo) da parte delle autorità competenti.

enzo aggazio ha detto...

..così come da politica verde attuata da Obama o da Vendola in Puglia, osteggiata dall'attuale governo italiano e ancora sconosciuta alle amministrazioni locali.

Francesco D'Amore ha detto...

Infatti io non ho mai detto di smantellare il Trullo o i capannoni industriali in paese..... ma solo di trovare una soluzione di un problema esistente.

Anonimo ha detto...

Perchè non si fanno i nomi dei proprietari di altre strutture che hanno usato l'amianto? sarebbe più giusto far conoscere anche altri nominativi, così com'è stato fatto per il Trullo.

Francesco D'Amore ha detto...

L'altra ci lavora Nicola Maradei, non credo sia sua. Probabilmente è affittuario.

Non ho fatto il nome perché non avevo la fotografia.

Ripeto, non è colpa dei proprietari ne di chi ci lavora dentro. Il problema è molto più complesso.

Francesco D'Amore ha detto...

Probabilmente esistono altre strutture delle quali disconosco ubicazione e proprietari.

Anonimo ha detto...

Non voglio assolutamente fare polemiche ma scusate... i verdi che ad ogni elezione presentano il suo candidato alla provincia nella persona di Antonio Farina, perchè non si fanno carico anche di questo tipo di problematica dal momento che in ogni caso il Dott. Farina fornisce un bacino di voti in questo piccolo paesello al suddetto Partito? Frà forse è il caso di portare alla loro attenzione questo pèroblema, ancora meglio se a farlo sia proprio Antonio Farina, non credi?

Francesco D'Amore ha detto...

Effettivamente Antonio si dovrebbe preoccupare di queste cose, dato che la sua base elettorale credo che sia sensibile ad argomenti come questi....

Ne parlerò con lui appena posso.


Ciao.

Anonimo ha detto...

Francè, fuori i nominativi di chi ha sulla "testa" l'amianto. Non è bello aver fatto un solo nome e poi ti sei defilato. Fuori gli altri nomi.

Francesco D'Amore ha detto...

Ma per chi diavolo mi hai preso...... Non sono mica Marco Travaglio.

Comunque di nomi ne ho fatti due: Il trullo e il capannoni in paese dove ha sede l'azienda di Nicolino Maradei.

Non ne conosco più......

Prima di sparare cavolate leggi meglio quello che scrivo, anche nei commenti.

Ciao.

enzo arcuri ha detto...

basta francesco far scrivere gli anonimi!
siam già già in un paese anonimoanche sul blog!