venerdì 4 settembre 2009

Chiuderanno le scuole?

Forse dovremmo fare come i simpatici abitanti di Acquaformosa che hanno mobilitato gli ottantenni.

Il problema è presto detto: non ci sono bambini.

Anche da noi c'è la seria possibilità che una delle due scuole dell'obbligo chiuda per mancanza di alunni. Ormai paesi come il nostro stanno diventando poco più che villaggi turistici (male)attrezzati e, si sa, in uno lido uno ci sta bene d'estate ma fatica a passarci tutta la vita.
Ormai non ci sono più abbastanza bambini per mantenere aperte due scuole elementari e due medie, ragion per cui occorrerebbe accorpare le classi. Un paese di duemila anime, a voler essere magnanimi, non può pretendere di mantenere due edifici scolastici distinti per ogni scuola.
Il caso Montegiordanese si presenta ancora più insolito e difficile rispetto ad analoghe situazioni nei paesi vicini.
L'intera comunità infatti è divisa in due centri, uno costiero e l'altro a 650 m sul livello del mare. Non si possono quindi prendere decisioni semplici come quella di sistemare i pochi ragazzini in una delle strutture presenti, perché per forza di cose gli alunni del paese dovrebbe farsi nove chilometri di curve per raggiungere la marina o viceversa sarebbero quelli della marina a farsi una gincana ogni mattina per salire in paese, quando Rocca Imperiale o Roseto stanno a meno di sette chilometri raggiungibili in linea retta.
In paesi vicini al nostro stanno studiando soluzioni che potrebbero sistemare ad esempio la scuola elementare in marina e la media in paese, ma così secondo me, non si risolverebbe assolutamente niente nel caso Montegiordanese.
Un problema aggiuntivo è lo stramaledetto campanilismo tra i due centri che non permette, forse nemmeno al sottoscritto, di analizzare il problema con la giusta freddezza.

Mi appello a voi quindi, come se foste moderni Salomone, chiamati a prendere la giusta decisione. Come risolvere il dilemma delle scuole???
Accorpando gli alunni della Marina con quelli del Paese potremmo mantenere una scuola a Montegiordano efficiente e dignitosa, senza l'utilizzo di pluriclassi o giochi al massacro di simil natura. Ma questo comporterebbe il sacrificio di una parte della comunità.

Dite la vostra........ e per un po dimentichiamoci delle beghe da bassa politica.


Ciao.

5 commenti :

daniele ha detto...

sono un genio ......ho trovato la soluzione: facciamo la scuola al mandrone|||||||||

enzo arcuri ha detto...

Cari signori la politica serve per prendere le decisioni.Purtroppo da noi ,mi chiedo, chi dovrebbe prendere delle decisionni?
Qualcuno dell'attuale maggioranza parlondo in un comizio ha detto"che con le scuole stiamo a posto fino al 2010", a bari direbbero "stu cà", pensate signori che per il 2010 mancano solemente pochi mesi, si avete capito bene le scuole chiudono!
La soluzione immediata e quella di chiudere le scuole in Marina E portare tutti i bambini in Paese, chiuderle sopratutto per i bambini che devono stare in
classi tristi!
Il centro di Montegiordano è il paese portiamo le scuole in paese subito!
Chi ha la delega all'istruzione?
I nostri amministratori invece di portare rancore pensassero alle cose serie, Signori vi garantisco che la minoranza C'E', e fara di tutto per riportare delle sane regole a questo povero paese !









i

Anonimo ha detto...

x enzo
in paese la scuola non va bene perchè come ha detto francesco i ragazzini della marina si trasferirebbero a rocca oppure in paese,essendo molto più vicini..io penso che sia molto meglio alla marina

Anonimo ha detto...

scusate a roseto

Anonimo ha detto...

sarebbe ora che finalmente sia il comune che la scuola stessa pigliassero finalmente una decisione saggia,sia per il bene del comune che, principalmente,per il bene dei ragazzi. le scuole medie ed elementari di Montegiordano già da anni avrebbero duvuti accorparli per non rovinare i bambini montegiordanesi.dopo che il comune ha creato il servizio di trasporto dei bambini dal paese alla marina o viceversa agni genitore è libero di decidere dove mandare il figlio a scuola secondo i suoi sani!!!!pricipi di campanilismo.