Don Aldo al Cosenza Jazz Festival.

Ieri ho avuto l'occasione di bere del buon vino Montegiordanese alla prima delle tre serate conclusive del Cosenza Jazz Festival.
Con alcuni amici decidiamo di fare un giro al teatro Morelli dove si tengono appunto le serate della rassegna Jazz Cosentina ma io, immancabilmente, arrivo in ritardo. I miei amici erano già dentro ad ascoltare il primo artista quando entro nel teatro e li trovo una persona che conosco da tempo, appassionato di vino, che lavora come sommelier per una importante associazione italiana della quale però non ricordo il nome.
Parliamo un po e quando, non so perché, esce fuori che sono Montegiordanese lui tira fuori da sotto il bancone tre belle bottiglie della cantina di Solano, la Tenuta del Castello.
Sorpresona......... non avevo mai assaggiato il vino di Giambattista a Cosenza, ed invece eccolo qui... Esiste!!!!

L'associazione della quale fa parte il mio amico in pratica offriva, fra un'esibizione e l'altra, del buon vino, e del buon vino Montegiordanese in particolare.
Io mi sentivo sinceramente orgogliosissimo della cosa, anche perché i miei amici sembravano aver gradito parecchio il nostro prodotto che pare abbia fatto una notevole figura fra gente che, ascoltando Jazz, non è del tutto insensibile al fascino di una buona bottiglia. Particolare successo, nemmeno a dirlo, il Don Aldo.......... e sicuramente anche un lustro per Montegiordano, nominato anche sul palco come paese produttore di vini, forse un po esagerando....
In sala, io e Umbertone Gramoglia eravamo al settimo cielo..... finalmente un po del nostro paesello anche a Cosenza. Spero che il Don Aldo si affermi nella città dei Bruzi perché sinceramente di bere Cirò e vino di Donnici ci siamo un po stancati e del buon vino Montegiordanese non guasterebbe.

Colgo l'occasione per ribadire un'idea che ho da tempo... se Rocca è il Paese dei Limoni, noi potremmo essere quello del vino....

Ciao a tutti e alla prossima.