martedì 11 maggio 2010

Nero......come il Petrolio....e ancora di più




Continua la Saga Nera... sembra che chi vuole cercare Petrolio nel nostro Mare dovrà attendere.....


Ciao.....

SOSPESE LE TRIVELLAZIONI AL LARGO DELLO JONIO COSENTINO. LA SHELL DOVRA’ ATTENDERE.

Alla luce di quanto è successo nel golfo del Messico dove è in atto una delle più grosse catastrofe ambientale, il ministro dello sviluppo economico, Claudio Scajola, proprio nel giorno delle sue dimissioni (3 maggio 2010), attraverso una nota ministeriale, aveva dato mandato alla Direzione Generale per le Risorse minerarie ed energetiche di sospendere ogni nuova autorizzazione alla perforazione di nuovi pozzi petroliferi offshore. Per adesso possiamo tirare un sospiro di sollievo dicendo che le perforazioni nel tratto di mare, da Roseto Capo Spulico a Rossano, non si faranno. A maggiore chiarimento, il sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico, Stefano Saglia, ha emanato il seguente comunicato stampa, a conclusione della riunione con gli operatori petroliferi offshore (Eni ed Edison) indetta d’urgenza dalla direzione generale per le risorse minerarie ed energetiche :<<>>. Nel corso della riunione sono stati forniti dagli operatori del settore, ulteriori elementi necessari per i successivi monitoraggi che verranno svolti anche attraverso sopralluoghi. In conclusione, non sono emersi particolari motivi di preoccupazione sulla sicurezza dei 70 pozzi petroliferi da molti anni in produzione nelle acque italiane, compreso, quindi, i pozzi di Crotone. Resta alta l’attenzione del Ministero dello Sviluppo economico a seguire gli esiti delle inchieste americane correlate al grave incidente nel golfo del Messico per conoscerne cause e circostanze. Tuttavia, l’interesse per questa fascia jonica che va da Roseto Capo Spulico a Rossano, rimane alto. Perché tanto interesse per questa fascia di mare? Siamo diventati come il Texas? Il Texas non era la Basilicata dove i pozzi già ci sono e producono l’8% del fabbisogno nazionale e dove i danni ambientali sono veramente tanti? Cosa c’è dietro questo rifiorire d’interessi? Non resta che vigilare perché questa fascia di mare che produce economie, sviluppo e crescita, sinonimo di turismo, guastarla, sporcarla con queste piatteforme petrolifere, sarebbe davvero un grave peccato, un peccato non soltanto contro l’ambiente ma soprattutto contro la natura.

7 maggio 2010. ALESSANDRO ALFANO

3 commenti :

Anonimo ha detto...

Tiro un sospiro di sollievo per la sospensione delle trivellazioni. Spero che non avvenga mai. Sarebbe un disastro

Anonimo ha detto...

Tiro un sospiro di sollievo per la sospensione delle trivellazioni. Spero che non avvenga mai. Sarebbe un disastro

Anonimo ha detto...

sarebbe un disastro e in piu se nel caso trovassero il petrolio, i soldi se li beccherebbe tutti la ndrangeta, quindi è una distruzione di un posto bellissimo e incontaminato senza neanche trarne beneficio!!! spero che non troveranno mai il petrolio!!!