lunedì 13 settembre 2010

Compagno Segretario Corbino.


Nicola Corbino, nostro compaesano, è stato nominato Segretario Provinciale del Partito della Rifondazione Comunista. Sono davvero felice che un nostro amico e compaesano ricopra un ruolo di primo piano nella politica zonale e gli faccio i miei più sentiti auguri. Certo dovrà lavorare tanto e bene, visto che prima di rifondare il Comunismo occorre rifondare un partito che è quasi sparito dalla scena politica nazionale. 

Vi propongo qui l'intervista rilasciata dal Compagno Segretario Corbino ad Alessandro Alfano.

P.S.
Nel mio caso Compagno è riferito a Compagno di Scuola, visto che siamo coetanei....


Buona lettura....



MONTEGIORDANO A COLLOQUIO CON IL NEO SEGRETARIO DEL PRC PROVINCIALE NICOLA CORBINO.
Non nasconde la grande soddisfazione il giovane neo segretario provinciale del Prc Nicola Corbino, successore di Angelo Broccolo, approdato nel partito “Sinistra, ecologia e Libertà”. Il suo cammino nel Prc inizia nel 2000. Da gennaio 2001 a dicembre 2004 è stato Segretario del circolo di Montegiordano. Dal 2003 al 2005 coordinatore provinciale dei Giovani Comunisti di Cosenza e dal 2005 al 2008 membro delle segreterie regionali guidate da Rocco Tassone e Pino Scarpelli. Ha collaborato prima nel gruppo consiliare regionale di Rifondazione comunista e poi all’Assessorato al turismo della Regione Calabria dell’on. Damiano Gagliardi. Da giugno 2004 a giugno 2009 Assessore al bilancio e ambiente del Comune di Montegiordano. Il trentunenne montegiordanese, dopo i festeggiamenti con i suoi “compagni”, non si è sottratto ad alcune domande che gli abbiamo rivolto: 

Dopo l’insuccesso elettorale nelle scorse elezioni, come intende organizzare il suo partito? 
Per quanto riguarda il modello organizzativo è prioritario il rilancio del tesseramento. Occorre ricostruire un partito che sia fortemente radicato nella nostra provincia e che sappia parlare un linguaggio uniforme da Amantea a Tortora, da Rocca Imperiale a Cariati. Un Partito che apre vertenze e crea conflitto su ogni problema che riguarda ogni singola comunità. Lo sforzo del gruppo dirigente provinciale deve essere quello di elaborare linea politica per dare indicazioni ai tanti rappresentanti istituzionali sparsi nel territorio. Inoltre, la riorganizzazione del Partito deve tenere in considerazione quelli che storicamente sono stati i propri punti deboli, porre quindi subito l’attenzione sui circoli delle aree urbane, anche in virtù delle ormai prossime scadenze elettorali, con le elezioni amministrative in città come Cosenza, Cassano Ionio, Rende e Rossano. 

Quale linea politica porterà avanti per convincere i suoi vecchi compagni a ritornare nel Prc?
Di fatto, in Calabria, l’elezione del Governatore Giuseppe Scopelliti ci pone il problema della ricostruzione di un opposizione sociale e culturale al governo delle destre, e rispetto a ciò dobbiamo essere consapevoli che la sola Federazione della Sinistra non è sufficiente. Occorre costruire una sinistra più ampia, che sappia intercettare tutte le esperienze di lotta della nostra provincia, dalle battaglie per l’ambientalismo a quelle per i diritti civili, ma che sappia anche elaborare e offrire un’alternativa di società e che in qualche modo possa rappresentare la speranza di un altro mondo possibile. Da qui la necessità della presenza indispensabile di un nucleo comunista che ponga ancora la questione del  superamento del capitalismo. Ovviamente non si può eludere la questione del nostro rapporto con il più consistente partito delle opposizioni: il Partito Democratico. Occorre abbandonare ogni ipotesi velleitaria e tentare di costruire presupposti unitari per battere le destre in tutta la provincia, non dimenticando le batoste delle ultime elezioni amministrative in comuni come Acri e San Giovanni in Fiore. È fondamentale ritornare al binomio unità-autonomia: unità contro il governo delle destre e autonomia politica dal PD, autonomia politica che possiamo riconquistare solo con accordi chiari sui programmi e la caratterizzazione delle nostre eventuali presenze istituzionali su alcuni punti inequivocabili.

Cosa condivide della linea Broccolo?
Non è facile per me parlare del dopo Broccolo in termini di superamento di linea politica, avendo condiviso con lui scelte per circa un decennio, credo tuttavia che nell’ultimo periodo, forse quando dentro di lui aveva già preso la decisione di approdare verso altri lidi, ha gestito malissimo la vicenda della nostra presenza nella Giunta Oliverio e la sostituzione del Compagno Aiello. In questa direzione tenterò di riaprire un dialogo con il Presidente Oliverio e soprattutto con i partiti della coalizione per non correre il rischio di restare fuori dalla maggioranza di una delle migliori amministrazioni di centrosinistra dell’intero paese. Ma proprio la vicenda della provincia dovrebbe suggerirci che bisogna mettere al centro della nostra battaglia politica i problemi legati alla democrazia e alla rappresentanza. Non solo diventa fondamentale oggi difendere la democrazia dai quotidiani attacchi alla Costituzione Repubblicana da parte del governo Berlusconi (legge sul legittimo impedimento, decreto sulle intercettazioni, messa in discussione del contratto nazionale di lavoro ecc.), difendere l’informazione democratica (legge bavaglio, ridimensionamento della Rai in favore delle televisioni del Premier ecc.) , ma diventa indispensabile porre al centro della discussione politica i problemi legati all’elezione diretta dei Sindaci, dei Presidenti delle Province e dei Governatori regionali che sono cause principali del trasformismo dilagante a cui assistiamo impassibili ad ogni competizione elettorale; della proliferazione delle liste che sposta sempre più il voto di opinione verso le maglie del clientelismo; delle prese di posizione dei Presidenti e dei Sindaci a discapito dei partiti che contribuiscono ad eleggerli. E quando queste prerogative vengono utilizzate anche da Presidenti come Mario Oliverio, da sempre uomo di partito, vuol dire che la situazione è allarmante. 
Cosa risponde al suo compagno di partito Lucio Cortese che contesta la sua elezione a segretario?  
A Cortese dico che si è già perso troppo tempo, abbiamo la necessità impellente di ritornare a fare politica. La mia elezione è avvenuta alla presenza del Presidente del Collegio Nazionale di Garanzia, il compagno Salvatore Bonadonna, quindi credo che i dubbi su presunti problemi di carattere statutario siano superati. Sui problemi politici, invece, sono pronto ad ascoltare tutti i compagni e soprattutto accetterei di buon grado il loro aiuto concreto per rilanciare il nostro partito.

12 settembre 2010.
ALESSANDRO ALFANO


8 commenti :

Anonimo ha detto...

Roba da matti....invece di finirla (come gia' ormai succede) con questo comunismo......qualcuno vuole rifare il tesseramento.....ma a lavorare no??????

Anonimo ha detto...

perdita di tempo... sono anch'io contro il capitalismo....ma bisogna combattere contro altri mostri in calabria... e il discorso di Corbino sottolinea l'inefficienza di una parte della sinistra ancorata a vecchie ideologie che rischiano di cadere nel ridicolo......il segnor corbino oltretutto si contraddice quando parla di combattere il capitalismo "in calabria" ma serve allearsi con il PD "partito sfracellato misto di cattolici capitalisti industriali ex comunisti e pure qualche ex fascista" ... Caro corbino sicuramente ti piace fare il politico e in qualche modo ci sai pure fare....MA SBAGLI CANDEGGIO!!! te lo dico con affetto!!

Francesco D'Amore ha detto...

Non clikkate più volte per rilasciare un messaggio perché lo stesso non verrà pubblicato prima che il moderatore lo abbia letto.


Ciao e grazie.

anna ha detto...

sono veramente felice per il COMPAGNO segretario Nicola..ora si che finalmente rifondazione tornerà a trionfare..grande Nicola.sei l'orgoglio dei compagni e di tutta la zona..hasta la victoria companero..

Anonimo ha detto...

Nicò complimenti e in bocca al lupo, però volevo dirti che siamo nel 2010, internet è ormai in tutte le case, perciò modernizzatevi anche voi.
E basta sparare contro gli imprenditori prechè non sono mica tutti capitalisti, fuori legge e mafiosi.

Anonimo ha detto...

caro nicola, auguri.
spero che questo ti faccia vedere la realtà delle cose e non pensare solo ad alleanze per restare sulla poltrona. Inizia a pensare ai problemi del tuo paese e nn pensare già agli accordi con il PD e vedrai che la gente ti sarà grata per il tuo impegno. Bisogna dire le cose come stanno, essere leali ed onesti...........

Anonimo ha detto...

Nicola, potrai essere credibile fuori dal tuo ambiente nascondendoti dietro gli ormai atavici luoghi comuni dell'anticapitalismo e dell'anti berlusconismo, ma se qualcuno vedesse le vostre complicità accomodanti del PRC all'interno della politica Montegiordanese griderebe subito a lupo a lupo. Come si può essere così doppi ed ipocriti... fare certe dichiarazioni anticapitaliste sui giornali e poi, come se niente fosse, condividere questa coalizione locale fatta da un fantomatico centro sinistra più pro capitalista e ad personam che mai.
Ma tanto che parlo a fare....con voi sono solo parole sprecate al vento, si predica bene e si razzola malissimo.
Non fate i ciechi per conservare la poltrona, aprite gli occhi e tirate fuori gli attributi da veri compagni comunisti se vorrete riacquistare un minimo di credibilità altrimenti "l'asta" della victoria siempre farete bene ad infil....................
Un vero compagno nostalgico comunista.

Anonimo ha detto...

certo che ci vuole coraggio nel 2010 ad essere ancora comunisti