mercoledì 22 settembre 2010

Riccardo Liguori sulle vicende Ospedale.


Vi propongo qui il pensiero di Riccardo Liguori, figlio di Giorgio Liguori, la cui statua troneggia non a caso in piazza a Montegiordano Centro.


Nel visitare www.marinajonica.org, apprendo con non poco sconcerto quanto è accaduto il 18 settembre a Trebisacce, nel corso del Consiglio comunale aperto agli amministratori degli altri Comuni dell’Alto Ionio sulla Sanità pubblica locale. Stando alle immagini ci troviamo dinanzi ad un segnale inquietante di un’inciviltà e di un’illibertà davvero preoccupanti. Non aver permesso di esprimere il proprio pensiero a Domenico Acciardi, consigliere comunale di Montegiordano, non esagero a sostenere che si è violato l’articolo 21 della Costituzione.
E’ pur vero che la situazione è esasperata sul “fronte rovente” della Sanità calabrese, ma non è ammessa la violazione di uno dei diritti fondamentali di un Paese democratico: la libertà di pensiero. Ed è molto grave quando questa violazione viene commessa da chi vanta idee politiche che si rifanno ai valori di democrazia e di libertà attraverso i quali è stata scritta la vigente Costituzione.
A Trebisacce, il 18 settembre, si è vissuta non brutta pagina della storia dell’Ospedale “Chidichimo”, il cui progetto vide la luce più di 40 anni fa, quando la politica, più che cadere in contraddizione con se stessa, faceva qualcosa di buono per risollevare le sorti di una delle zone più depresse della Calabria. All’epoca i parti avvenivano ancora in casa, a rischio e pericolo della vita della madre e del nascituro, ed una peritonite poteva essere fatale. Anche per questo si costruì un Ospedale a Trebisacce e si pensò di realizzare un “Centro di primo soccorso con attrezzata sala parto” ad Oriolo. Altro che sperperare denaro pubblico come si è fatto negli ultimi venti anni!
E’ proprio il caso di puntare il dito indice sulle contraddizioni dei politici di oggi, quando il famigerato Piano di rientro della sanità calabrese - che prevede anche la chiusura di diversi ospedali riconvertendoli in “Punti di primo intervento e di riabilitazione” (incluso quello di Trebisacce) - è stato varato dal precedente governo regionale di centro sinistra e l’attuale di centro destra non sta facendo altro che attuarlo.
L’Alto Ionio “perderà” l’Ospedale di Trebisacce, ma insieme alla Sibaritide avrà un “grande polo ospedaliero” proprio a Sibari, sempre se i politici di destra, di centro e di sinistra rispetteranno le decisioni assunte. E’ solo questione di tempo e si spera che sia breve, perché con la vita delle persone non si scherza. Bisogna vedere fino a quando potranno pazientare le popolazioni interessate al progetto del nuovo “polo ospedaliero”; popolazioni già messe a durissima prova, le quali, anche se dovessero perdere la pazienza, comunque non devono sentirsi “autorizzate” ad intraprendere azioni di inciviltà e di illibertà ai danni di chi la pensa diversamente. L’intolleranza genera solo altra intolleranza e porta alla violenza. Le genti dell’Alto Ionio non meritano un clima così esasperato; meritano, invece, un futuro migliore in ambito sanitario, ma anche occupazionale ed infrastrutturale. Un futuro legato allo sviluppo sociale attraverso il rilancio dei settori agro-industriale e turistico, dove pubblico e privato sono chiamati a fare la loro parte.
Colgo l’occasione per invitare i lettori di marinajonica a leggere nelle “News di Attualità” del 16 settembre u.s. del sito www.giorgioliguoriperlacalabria.it l’articolo: «A Montegiordano sta nascendo un interessante “laboratorio politico” a 40 anni esatti dalla fine di una speranza». L’intento è quello di stimolare e vivacizzare il dibattito politico nel rispetto delle idee altrui.
Riccardo Liguori

Rileggendo lo scritto di Riccardo non posso far a meno che apprezzare una caratteristica nello stile che a me manca completamente quando parlo di politica: la moderazione. Sto cercando di imparare, ma al momento mi rendo conto di peccare completamente di quel tratto caratteristico che a volte inganna ma che spesso è essenziale. Io non riesco a non parlare se non con tagli netti.....giusto o sbagliato......bianco o nero... di qua o di la....al centro mi sento perso.

Non posso ancora fare a meno di notare che quindi la stoffa democristiana è innegabile ed evidente.

È una delle poche volte che do del democristiano a qualcuno senza il malcelato intento di offenderlo......:-D

Anzi........siamo orfani di maestri di politica come Riccardo che indubbiamente ha ereditato dal padre lo stile ed il pensiero. Siamo orfani di quella scuola di politica fatta nelle sezioni di partito, dove si imparava a parlare rispettando gli altri, a difendere posizioni ed a schierarsi.

Mi ha fatto davvero piacere riportare qui il pensiero di Riccardo Liguori, e spero che questo suo intervento su Marina Jonica possa essere non una simpatica novità ma una piacevole consuetudine.

Ciao e buona discussione.

2 commenti :

Anonimo ha detto...

Si....molto elegante e belle parole,ma credo che prima di stravolgere la vita di circa 60 mila persone bisognava avere già quello che loro chiamano "OSPEDALE UNICO" e non di mettere a rischio la vita delle persone,non credo che sia stata una bella mossa,quella di prendere le proprie reclute e farle buttare nel fosso.Credo invece,come hanno pubblicato su alcuni giornali, che il famoso "OSPEDALE UNICO" sia gia esistente sulla carta.Rossano e Corigliano e magari visto cosi faranno nascere una nuova AZIENDA SANITARIA,dove verranno sperperati ancora più soldi.Ormai dei politici non ci fidiamo più.Chiacchiere e soltanto chiacchiere.

Anonimo ha detto...

Amico mio, te la devi prendere con il tuo AMICO Pacenza che ha svenduto, assieme a Loiero,l'ospedale di Trebisacce negli anni buoni e non adesso che tutto è allo sfacelo