giovedì 13 gennaio 2011

Rifiuti. Anche in Calabria si Può: L'Esempio di Saracena


Rifiuti. Voi credete che l' immagine di Napoli piena di immondizia sia tanto lontana dalla nostra terra? Credete che qui, nell'ultima regione d'Italia, sia impossibile che si scateni una crisi simile a quella Napoletana che ha portato a scene mai viste di guerriglia urbana scatenata dietro i cassonetti?

Vi sbagliate, perché l'emergenza rifiuti è più vicina di quello che alcuni vogliono farvi credere. Le discariche vengono chiuse, una dopo l'altra per esaurimento delle loro capacità. Quelle ancora in funzione iniziano a mostrare segni di cedimento. Nelle città più grosse la logistica e i processi di raccolta hanno attraversato una grossa crisi a causa di situazioni di dissesto delle società interessate allo smaltimento. L'anno scorso a Cosenza si viveva in una situazione paradossale: i telegiornali parlavano del problema rifiuti in Campania e Sicilia e noi qui che viviamo in Città ci guardavano esterrefatti perché fuori dalla strada c'erano cassonetti che straripavano e sacchi da per tutto ma in televisione nemmeno una parola. Gli addetti non venivano pagati rispondendo con scioperi che lasciavano l'immondizia sulle strade.

Oggi qui a Cosenza sembra vivere in una specie di calma piatta, una bonaccia pericolosa che promette tempesta. Pianopoli sta scoppiando, Bucita lo stesso. Le associazioni ambientaliste promettono battaglia al governo regionale che vorrebbe raddoppiare l'inceneritore di Gioia Tauro riproponendo lo stesso schema demagogico e inutile già visto in altre parti di Italia dove chi governa è impegnato a raddoppiare inceneritori che forse andrebbero rivisti e ripensati e dall'altra parte troviamo invece professionisti della demagogia che accendono gli animi impedendo una seria discussione sull'argomento.

Non voglio discutere su chi ha ragione o torto perché queste scene sono cose già viste. Cose già vissute in telegiornali e speciali televisivi che sembravano tanto lontani da noi ma che forse nei prossimi anni sentiremo tristemente vicini.
C'è qualcuno però che ha anticipato i tempi. Qualcuno che ha dimostrato con i fatti che anche in Calabria si può.

Abbiamo già parlato di Saracena e del suo Sindaco. Saracena è un piccolo centro ai piedi del Pollino, una realtà del Nord Calabria non tanto lontana da Montegiordano, con usi e cultura che non si discostano  di parecchio dal nostro modo di fare e di pensare. Il Sindaco Gagliardi ha messo in piedi un processo di smaltimento che ha portato il paese da lui gestito al 70% di differenziata!!!!!!!!!!  Un risultato pazzesco  se si prende in considerazione che la comunità europea mette come limite il 60% e in Calabria non si riesce ad arrivare che ad un 30% stabile su media Regionale.
Questo Sindaco è uno di quelli che dimostra cosa   vuol dire fare politica con Stile Nuovo e Differente, dove la buona amministrazione fa la differenza rispetto all'inutile demagogia buona soltanto a fare comizi.

Da questo punto di vista va fatto un elogio all'amministrazione Montegiordanese che da anni ormai ha portato avanti la bandiera della raccolta differenziata porta a porta, così come il Sindaco di saracena sta facendo nel suo comune. Non si raggiunge ancora il risultato che riesce a fare Saracena ma siamo sulla strada giusta, dato che differenziare è innanzitutto un problema di mentalità e solo dopo di mezzi e processi adeguati allo scopo. Il Problema dei rifiuti non è lontano, ma è dannatamente vicino anche ad un paesello piccolo come il nostro. Non va sottovalutato.

Abbiamo tanto da imparare da chi amministra Saracena.

Buona Discussione.

3 commenti :

Anonimo ha detto...

SCUSA : MA NON HO CAPITO SE VUOI ELOGIARE IL COMUNE DI MONTEGIORDANO perche è RIUSCITO HA FARE LA DIFFERENZIATA ,, HO ELOGI IL SINDACO DI SARACENA ,, XKè E RIUSCITO MEGLIO SOLO FORSE XKè AMMINISTRATO DA UNA GIUNTA DI CENTRO DESTRA , VISTO CHE TU OGNI COSA CHE SI Fa LA METTI SUL PIANO POLITICO E IL MEGLIO X TE SONO SOLO QUELLI CHE LA PENSANO COME TE!!!!!!!!!

Francesco D'Amore ha detto...

?????


Secondo me hai qualche piccolo problema di pregiudizio. Io sto sottolineando l'impegno e i risultati di Mario Gagliardi, del quale disconosco l'appartenenza politica, e insieme ho indicato che il comune di Montegiordano è sulla buona strada. Se ci vedi qualcosa di strano non è un mio problema.

I processi alle intenzioni lasciano il tempo che trovano.

Buona discussione.

Domenico Acciardi ha detto...

Riporto quanto pubblicato sul Quotidiano della Calabria in data 25 agosto 2005.

Montegiordano - il problema dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani accomuna ormai gran parte della provincia di Cosenza. E' di ieri la notizia secondo cui anche il basso Tirreno dovrà conferire i rifiuti a Crotone come già l'Alto Jonio e la Sibaritide. E' risaputo, anche, che il presidente della Provincia, Mario Oliverio, ha inserito tra le priorità l'autonomia provinciale per lo smaltimento,, conscio dei costi necessari per servirsi della discarica di Crotone.
Il dibattito, dunque è in atto e. soprattutto, sentito ad ogni latitudine provinciale. Così a Montegiordano, dove nell'ultimo consiglio comunale, una mozione presentata da Rifondazione comunista impegna l'amministrazione comunale ad attivarsi per la costituzione di un organismo di consultazione (assemblea permanente dei Sindaci del territorio e con le associazioni ambientaliste), per potenziare la raccolta differenziata, oltre che rappresentare a tutti gli organismi istituzionali provinciali, regionali e nazionali, il contenuto dettagliato della mozione.
Nello steso contesto consiliare, il Consigliere di minoranza del gruppo "Progetto per Montegiordano", Domenico Acciardi, rappresenta al consiglio una propria proposta che abbandoni lo smaltimento affidato esclusivamente asclusivamente alla discarica e avvii una gestione integrata dei rifiuti basata sul recupero delle materie e dell'energia. Suggerisce Acciardi, anche come giungere a tale obiettivo e, in premessa scrive: Nel quadro della programmazione di iniziativa comunitaria, come già voluto dalla Regione Basilicata, con l'assenso di diversi Sindaci, di iniziare un rapporto di collaborazione con la Difa-Università degli Studi della Basilicata, la quale parteciperà all'interno di un parteneriato di Regioni e Paesi del Mediterraneo di cui fanno parte la Puglia, la Grecia e Cipro, all'elaborazione del progetto Compostaggio e sostenibilità ambientale.
Ovvio che Montegiordano non è la regione Basilicata ma se si coinvolgesse la Regione, o solo la Provincia di Cosenza o parte di essa come la Sibaritide e l'Alti Jonio, il partenariato al progetto potrebbe risultare fattibile. Acciardi che, evidentemente, ha assunto notizie certe su quanto affermato in sede di consiglio comunale, sottolinea che "obiettivo generale del progetto è la riutilizzazione delle frazioni organiche provenienti dai rifiuti, attraverso il compostaggio e il miglioramento delle pratiche agro-forestali, per trasformare quanto smaltito in discarica in possibile ricchezza, raggiungibile con la realizzazione di filiere di produzione - utilizzo, su scala locale, delle diverse tipologie di composti anche per applicazioni non convenzionali, quali l'agro-forestale, la frutticoltura, il risanamento dei suoli e altro ancora".
Un valido progetto per l'ambiente - conclude Acciardi - che unisce aree del Mediterraneo in una prospettiva di tutela e di sviluppo comune.