mercoledì 2 novembre 2011

Ospedale di Trebisacce: Franchino Contestato a Montegiordano.

Il vecchio detto che vuole che il profeta non sia mai tale in Patria si ripropone con sempre più vigore quando si tratta di commentare le performance politiche del consigliere regionale Montegiordanese nella sua Montegiordano. Il palchetto dove si è consumata la scena è stato quello della simpatica manifestazione organizzata da Domenico Acciardi, coordinatore Montegiordanese del PDL, che ha voluto un confronto fra vari esponenti politici del territorio al fine di ragionare sugli atavici problemi dell'Alto Jonio e, almeno nelle intenzioni, proporre le possibili soluzioni. 
Si è parlato di sviluppo turistico e del piano nel quale i nostri comuni sono rientrati per il rotto della cuffia, dei piccoli tribunali che rischiano la chiusura e, naturalmente, della faccenda Ospedale di Trebisacce. L'affaire Ospedale ha catalizzato tutta la discussione, alla fine non si è parlato altro che di questo. Gli argomenti in merito a tele struttura sono così stantii da risultare ormai indigesti.
Sembra infatti che, ad oggi, l'unico problema serio del nostro Alto Jonio sia quello dell'ospedale..... L'idea che danno i nostri più alti rappresentanti è quella che bisogna occuparsi delle persone solo quando queste stanno male ed hanno bisogno di cure mediche. Ma un territorio non si sviluppa pensando solo alla  malattia, non esiste solo la degenza. Un ragazzo che vuole lavorare senza emigrare non può pensarsi allettato in un ospedale...... Io a trent'anni voglio un mondo veloce, rapido nelle idee e nelle realizzazioni. Un mondo dove le informazioni viaggiano veloci in rete  e la gente viaggia altrettanto veloce su strade degne di questo nome e su treni che non mi facciano vergognare ogni volta che sono costretto a prenderne uno.
Probabilmente però parlare di sviluppo locale, sistema di trasporti, progettualità, non è cosa sfruttabile dal punto di vista populista e in questo senso la faccenda ospedale sta diventando come il maiale a Natale: un demagogo di una cosa del genere non butta niente. 

Un populista gioca in difesa perché solo in difesa può sfruttare tutta la carica demagogica dei suoi discorsi. Un politico degno di questo nome invece gioca in attacco perché ha intenzione di risolvere il problema, non di usarlo.
Un politico affronta il problema a tempo debito. Un populista lo lascia incancrenire perché solo dalle emergenze può capitalizzare il consenso.
Un populista cerca il consenso..... Un politico lo crea.

Unico nota stonata in un orchestra ammaestrata a suonare requiem è stata quella del Sindaco di Rocca Ferdinando Di Leo. L'unico a criticare la piattaforma sulla quale si stava trascinando una discussione lenta e banale, una impostazione a suo avviso troppo generalista per poter parlare di problemi e soluzioni. L'unico inoltre a poter vantare soluzioni a problemi reali: una differenziata al 68%, un IGP per il prodotto limone, il castello federiciano riproposto come sede teatrale.... unica nota stonata quindi in un orchestra che suonava per il morto mentre lui si ostinava a santificare la vita.

Ritorniamo un attimo ai fatti. Il consigliere Regionale Mario Franchino prende la parola e comincia a parlare da politico consumato. La dialettica non manca, è perfetta e scorre fluida come al solito. Ancora più fluida e leggera arriva a chi vuol sentire quelle parole rassicuranti, a chi non ha intenzione di cambiare o a paura del mare aperto e preferisce i soliti lidi dai porti sicuri.
Ad altri invece quelle parole incastonate con sicurezza suonano ormai vuote. Saranno eleganti ma non convincono chi ha imparato invece a navigare in mare aperto. 


Questa volta quindi l'incantesimo si rompe......  tre donne, tre infermiere, fermano Franchino e irrompono in quel discorso elegante mentre questi parlava di quanto lui e il suo partito si stavano prodigando per le sorti del povero Ospedale Chidichimo di Trebisacce. Le tre donne, Mariapina Acciardi, Lena Gentile e Anna Laviola (che conosco poco e mi scuso se non sono stato preciso sulla sua professione), criticano duramente l'On Franchino chiedendogli lumi sul comportamento suo e del suo partito quando con Loiero presidente il Chidichimo ha perso la sala di chirurgia. Il discorso si rompe, volano paroloni, insulti reciproci.... si abbandona per un attimo la serenità del confronto.
Franchino in quel momento stava facendo un discorso da partigiano. Probabilmente l'eccessiva partigianeria nel difendere l'azione di chi ha criticato Scopelliti ma si è dimenticato di Loiero ha infastidito le tre donne. La contestazione, civile ma ferma, ha rotto per un attimo la fluidità del discorso, che si è concluso da li a poco concludendosi con qualche evidente difficoltà rispetto a come era iniziato.

Finisce Franchino....... inizia Morelli, che vuole rispondere al primo su alcune battute critiche mosse a lui e alla sua maggioranza. Morelli comincia puntualmente a rispondere ma non può continuare a rivolgersi direttamente al suo interlocutore perchè questi si alza e abbandona salutando l'assemblea. 
Un comportamento sinceramente non adeguato. Occorre ascoltare la replica di chi prima si critica.....  Anche se si è abituati ad avere spesso l'ultima parola sugli argomenti trattati, in assemblee come questa occorre avere il buon gusto di sentirsi anche chiamato in causa. Sono certo che Franchino abbia avuto ottime ragioni per abbandonare anzitempo la sala, anche se il dubbio rimane dato che già nel primo confronto con Morelli, sotto la chiesa a Montegiordano Centro, il nostro compaesano lascia in anticipo i lavori senza ascoltare la replica di Morelli.

Conclusioni..... Mi ero riproposto di relatare l'assemblea anche se non nasconodo una certa insofferenza nel parlare di questo genere di riti. Assemblee come queste servono sicuramente alla gente per vedere in faccia i loro rappresentanti e criticarli se necessario. Sicuramente Domenico Acciardi è da lodare mille volte per il suo impegno nell'organizzare cose del genere. Faccio mia però la critica di Ferdinando Di Leo...... la prossima volta -  Domè parlo con te -  cerca di dargli un titolo più stringente..... filtra gli argomenti e seleziona gli interventi. Si scelga un argomento specifico sul quale confrontarsi e sul quale criticare o lodare l'operato di chi amministra, altrimenti si rischia di parlare solo degli argomenti meglio capitalizzatili dal punto di vista del consenso.


Buona Discussione.




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