martedì 9 ottobre 2012

Non sapete cosa fare d'estate? Buttatevi da una montagna




No no..... non è istigazione al suicidio. O forse si, per quelli che passano un'intera estate a lamentarsi su cosa diavolo combinare quando c'è un modo a disposizione da scoprire. 
La Calabria è un simpatico giocattolo, con due Mari e una Montagna in mezzo. C'è solo l'imbarazzo della scelta se davvero si ha l'intenzione di fare qualcosa di diverso che non sia la solita visita ai locali estivi sul lungomare.

Allora.... buttatevi da una montagna, come ho fatto io ad Agosto.

Prendo la motona, attraverso tutta la Basilicata sulla stessa strada di chi l'ha percorsa Coast to Coast e in una buona oretta sono sul Tirreno Cosentino, a Praia a Mare. 
Mi aspetta un furgone che carica me e il mio zaino e mi porta su quella collina che sovrasta l'isola di Dino. In alto... molto alto. Giù c'è il mare e l'isola e io mi ero dimenticato di soffrire di vertigini.

Ma ormai mi ero messo in testa di fare Parapendio. Arriviamo sul monte, dove i ragazzi del Parapendio di Praia hanno organizzato una pista di volo. Volo libero, e davvero ci si sente liberi superati i primi cinque minuti di isterismo.

L'istruttore mi mette l'imbragatura di sicurezza e mi dice, con un candore che rasenta la pazzia, "quando ti do il via corri verso il burrone"!!!!

Io lo guardo come si guardano i pazzi furiosi, ma poi mi rendo conto che il pazzo sono stato io a spararmi un centinaio di chilometri in solitaria in moto per venirmi a buttare da un burrone a Praia a Mare. 

Esperienza bellissima. Corro verso quel dannato burrone, pensando che non posso morire proprio io, e che Diavolo, dopo che tanti l'hanno fatto proprio quello stesso giorno. 
A un metro dal ciglio dello strapiombo quel dannato parapendio si apre, e capisco che l'aquilone che ho sulla schiena forse funziona davvero. Mai costatazione fu più gradita. 

La vela si gonfia, si apre e mi solleva, e io volo più in alto del ciglio del burrone che forse ci rimane anche male. Io beffardo che lo guardo da sopra a sotto e lui che invece probabilmente voleva ammazzarmi. 

Cinque minuti di risata schizofrenica. Poi mi calmo. Stiamo in volo più o meno venti minuti. 

Esperienza bella. Da rifare..........     Anche a costo di sopportare di nuovo l'epocale cazziata di mia madre al mio ritorno a casa. Puoi anche vivere da solo da quando avevi diciannove anni, ma quando torni a casa resti sempre il figlio che ha fatto il cattivone con il giocattolo pericoloso.

Buona Discussione.

2 commenti :

Anonimo ha detto...

attenzione che da dietro ciem pers a guerr.... sicuro che si può stare tranquilli?
antonio e giovanni
france fall chiu facl sti simbol

Francesco D'Amore ha detto...

:-D

Ti posso assicurare che a quel'altezza il pericolo maggiore era sfracellarsi al suolo.


Che cosa devo fare più facile???

Attint a com scrivits ndialet ca unn'è facl...