mercoledì 21 agosto 2013

Biblioteca Luigi Pace, Montegiordano: “AUTORI E TEMI CALABRI E MERIDIONALI”.

Probabilmente darò su questo blog sempre maggiori notizie sulla Biblioteca Comunale "Luigi Pace" di Montegiordano e le varie attività promosse dalla stessa.

Inizio presentando la raccolta della biblioteca, rilanciando quando inviatomi dal Prof. Nicola Perri.






Buona Lettura e Buona Discussione.

inviata da Nicola Perri.
PRESENTAZIONE DELLA LA MOSTRA LIBRARIA SU “AUTORI E TEMI CALABRI E MERIDIONALI”.
L'insieme dei testi denominato "Raccolta Calabra" è costituito da circa 250 pubblicazioni, riguardanti autori e temi calabresi ma anche meridionali in genere. Questa raccolta è stata estrapolata dalla dotazione libraria della biblioteca originaria intitolata "Umberto Zanotti-Bianco" per darle un particolare rilievo poiché molti autori e molte opere sono di notevole importanza. La mostra vuole mettere in luce questo patrimonio e vuole rendere omaggio a coloro che, diversi anni fa, l'hanno costituito con competenza e sensibilità per i valori culturali della nostra regione. 
I testi sono suddivisi per aree disciplinari, con qualche approssimazione perché ancora non è iniziata un'accurata codificazione. 
La catalogazione della “Raccolta Calabra” conserva l'ordine dell'inventario originale a parte un centinaio di testi diffusi nell'insieme della dotazione libraria, che meglio evidenzieranno il valore dell'insieme quando saranno tutti inclusi nella raccolta. Al primo posto nell'inventario c’è Il Dizionario Toponomastico e Onomastico della Calabria di Gerhard Rohlfs. 
Quest’opera è notevole per la vastità e per il valore dell'indagine etimologica, condotta accuratamente sul territorio o basata su altre fonti. La novità è costituita dal frequente nesso tra nomi di luoghi e antichi cognomi e nomi (o soprannomi) di persona. L’autore fa derivare il toponimo Montegiordano dall’antico nome di un territorio sul confine calabro-lucano: Χώρα Ίορδάνου (Cora Iordanu). 
Il dizionario di Barillaro descrive le tre provincie(come era un tempo) calabresi e i paesi corrispondenti spesso con dovizia di particolari riguardanti le origini, la storia e la cultura. A pagina 131 del volume II° c'è la voce Montegiordano con un elenco di cittadini di rilievo nella storia nazionale e regionale. Molto bella è l'edizione del Dizionario Geografico Ragionato del Regno di Napoli di Giustiniani in copia anastatica. Pubblicato nel 1797 e dedicato al re Ferdinando IV, è una ricca fonte d'informazioni per gli studiosi. Inizia con un'accurata trattazione storica dei popoli italici e prosegue fino al tempo dell'autore. A pagina CXVIII del I° volume, è citata la Terra Giordana e a pagina 86 del VI volume è citato e descritto Montegiordano. 
Il testo Antichità e Luoghi della Calabria, incluso nella sezione “Archeologia”, è di Barrio, studioso notevole per la conoscenza del passato della Calabria, ma forse non sempre preciso nelle citazioni. L’originale è in latino come si soleva nel Cinque- Seicento con le opere di carattere scientifico. La sezione “Storia” è più ampia e va dal periodo antico fino alla Calabria contemporanea.
L’Italia giacobina e la reazione sanfedista, il Risorgimento sono i temi più presenti, e, tra gli autori di rilievo ci sono Gaetano Cingari con Giacobini e Sanfedisti in Calabria; Vincenzo Padula con un’opera in 2 volumi sull’unità d’Italia; Antonio Guarasci con La Calabria in Età contemporanea. È di molto interesse l’opera di Sisca, Domenico Grimaldi e l’Illuminismo meridionale perché mostra un aspetto progressivo della Calabria settecentesca, quando il marchese Domenico Grimaldi si recò anche al'estero per apprendere le nuove tecniche di coltivazione e le adottò nel suo feudo con risultati innovativi. Questo è un effetto pratico della cultura illuministica, presente in Calabria a causa dell’influenza dell'illuminismo napoletano. Per le vicende risorgimentali, è interessante consultare il testo di Boca, ricco di documenti che consentono una interpretazione realistica dei fatti, fuori dalla retorica patriottarda. Nella sezione “Politica”, tra i tanti autori, è presente Gramsci con La Questione Meridionale; Trebisacce con uno studio su Marxismo e educazione in Antonio Labriola; I temi sociali sono presenti in un numero cospicuo di testi. Essi parlano del territorio, del costume, delle conseguenze di un’economia inadeguata, del brigantaggio e della presenza della delinquenza organizzata. Gli autori sono tanti e tra questi Padula sul brigantaggio; Lombardi Satriani sulle rivolte contadine e la loro strumentalizzazione; Villari sulla mafia; De Leo sul rapporto tra il brigantaggio e il mondo rurale; Galasso sul meridionalismo del passato e del presente. 
Di grande interesse è il testo di Placanica, L'Iliade Funesta, perché parla del terremoto avvenuto in Calabria nel 1783 e della sua gestione da parte di Ferdinando IV, il quale, diversamente da come si pensava, gestì piuttosto bene l'evento drammatico. Questo è uno degli esempi della correzione di rotta dell'impostazione ideologica nazionale sui fatti meridionali. 
Molte opere ci fanno riflettere sulle cause che ancora tengono la condizione economica del Sud arretrata rispetto a quella del Nord, con conseguenze sulle condizioni sociali e strutturali, non sempre adeguate alle necessità del mondo contemporaneo. Il testo di Galanti, Giornale di Viaggio in Calabria (1792), curato da Augusto Placanica, illustra lo stato delle due Calabrie, la Citra e la Ultra quasi dieci anni dopo il terremoto disastroso del 1783. Galanti era stato ufficialmente incaricato del viaggio dalla Corte borbonica poiché il re Ferdinado IV aveva auspicato uno studio delle reali condizioni delle provincie del Regno. Il Giornale costituisce un'ampia fonte di dati per gli studiosi e una piacevole lettura per chi ama la vita e gli aneddoti del nostro passato perché, l'autore si preoccupò di riferire tutto quel che vide e sentì, riportandolo senza finalità collaterali. Anche la sezione "Cultura-Letteratura" è ampia e ben rappresentata. C'è il genere fiabesco con le rumanze di Pasquale Rossi, che tradotto in montegiordanese è pamdie e che l'autore introduce con una dissertazione critica sul genere fiabesco; i Racconti e Leggende in Calabria di Floccari (ecc.) 
La raccolta mostra un quadro limitato ma di molto interesse della storia e della cultura calabrese e meridionale, che va dai tempi leggendari a quelli storici, dagli stanziamenti italici fino ai nostri giorni. 
Essa ci offre un momento di riflessione su come eravamo, sui problemi del passato, che, purtroppo, talvolta non passano mai. Ci dà la possibilità di un confronto con il presente e ci mostra un momento storico in cui nacquero speranze poi frustrate, in cui si crearono grandi illusioni di progressi industriali non realizzati o mal realizzati, di promesse non mantenute e di nascita dell'assistenzialismo, che non ci aiutato a crescere ma che è stato accettato con gratitudine spesso conseguente a rapporti di favore interpersonale e non alla possibilità di fruire giustamente dei diritti. La raccolta, con le pubblicazioni più recenti, ci mostra anche il momento del risveglio culturale ed economico che ci ha emancipato da una sorta di colonialismo dell' "Alta Italia", quando ancora appariva che le cose di valore si producessero solo lì. La nascita delle università calabre, sede di ricerche sulle nostre reali condizioni storiche e sociali, ci ha molto aiutato in questo processo di formazione di una nuova coscienza della nostra importanza storica e civile.

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