venerdì 29 novembre 2013

Aeroporti.... una riflessione...

Vi rilancio un articolo del Fatto Quotidiano che aiuta a riflettere su un argomento un po particolare. Costruire un aeroporto a Sibari è sicuramente un argomento suggestivo, ma inviterei a riflettere bene prima di agire. 


Buona Lettura e Buona Discussione.







di Alberto Crepaldi e Danilo Procaccianti
Un miliardo e trecento milioni di debiti complessivi. Cento milioni di perdite ogni anno. Benvenuti nell’Italia dei piccoli, inutili e dannosi aeroporti, di cui è costellata la Penisola. Se le società di gestione fossero delle aziende private, molte avrebbero già dovuto portare i libri in tribunale. E invece questo non accade. I piccoli scali resistono, pagati da noi. Perché nella grandissima parte dei casi hanno una compagine sociale composta prevalentemente da enti pubblici, che puntualmente ogni anno ripianano le perdite frutto di gestioni a dir poco fallimentari. Comuni, province e regioni che per grotteschi e campanilistici calcoli politici da anni preferiscono buttar via centinaia di milioni, piuttosto che chiudere l’aeroporto “sotto casa”.
La Calabria fa poker. Il caso più eclatante è senza dubbio quello calabrese. La regione ha ben tre aeroporti e all’orizzonte potrebbe materializzarsi pure un quarto scalo. Questo mentre due dei tre aeroporti attivi stanno attraversando una crisi pesantissima, accentuata da compagnie che stanno riducendo la propria operatività a favore di territori più appetibili. Questo è successo all’aeroporto diLamezia Terme. Che ai problemi di bilancio – assommano a poco meno di 4 milioni le perdite nel biennio 2011-2012 – ha visto aggiungersi negli ultimi due anni la fuga di importanti compagnie low cost, che garantivano un servizio indispensabile per le rotte nazionali con Roma Fiumicino, comeEasy Jet e Blu Express: nel 2012 Easy Jet ha soppresso il volo da e per Roma, la stessa cosa ha fatto quest’anno anche la compagnia Blu Express. Una situazione questa, che, unita all’arresto, avvenuto lo scorso luglio, di Gianpaolo Bevilacqua – vicepresidente della società di gestione dello scalo – con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, ha indotto il sindaco di Lamezia,Giovanni Speranza, a ritirare il proprio rappresentante ed a chiedere l’azzeramento del Cda. La crisi dell’aeroporto di Lamezia non è però nemmeno paragonabile a quella dello scalo di Crotone, che da questa estate non vede atterrare o decollare alcun volo. Questo per due ordini di ragioni: perché Alitalia, a dicembre del 2012, ha abbandonato lo scalo a causa dell’esiguità dei passeggeri e perché le rotte Ryanair per Ciampino, Pisa e Orio al Serio non sono mai state attivate. In Calabria c’è però chi pensa che tre aeroporti non siano sufficienti. E così si sono infittite negli ultimi mesi le voci secondo cui la Regione sarebbe pronta a mettere sul piatto una bella manciata di milioni di euro per un nuovo aeroporto . D’altra parte Scopelliti, in campagna elettorale, era stato chiaro: «Sono dell’avviso che la Calabria ha grandi potenzialità turistiche e per questo motivo […] dobbiamo destagionalizzare il turismo […] anche attraverso l’istituzione di un nuovo aeroporto come quello della sibaritide».

1 commento :

Anonimo ha detto...

Sacrosanta verita'.....purtroppo!!!