sabato 23 febbraio 2008

Sei come la mia moto!!!!

Ebbene si ragazzi.... dopo anni ed anni ad aspettare finalmente è arrivato il momento!!! Mi sono comprato la moto.
Si tratta del Triumph Scrambler, un mito diventato moto. Nel 1964 Steve McQueen utilizzo questa moto nel film che diventò un cult: La Grande Fuga.

Appena ho visto la riedizione di questo gioiello sinceramente non ho resistito, ed un anno dopo ho comprato la Scrambler. Devo ringraziare il mio amico Pippo, ex collega a Pitagora, che mi ha fatto vedere per la prima volta la Scrambler su una recensione internet.
Quando si va in giro con questa moto non si passa inosservati: i ragazzi ti guardano cercando di capire se si tratta di una moto d'epoca rielaborata o di un modello nuovo un po strano. I meno giovani invece riconoscono il marchio e il modello e mi guardano con ammirazione e un pizzico di invidia............ neanche fossi io Steve McQueen.

Ammetto che in sella a questo gioiello mi sento un po un eroe anni 60. Chi mi conosce ammetterà che solo una moto con un anima come questa poteva essere la mia moto.

Beh, ora vado a farmi un giro.
Vi avverto quindi che da oggi a Montegiordano ci sarà un pericolo in più, oltre a quello sempre latente di Giusita con la patente!!!!!

P.S.
Per gli iscritti al gruppo di Marina Jonica ci sono nuovi documenti da poter scaricare. Questi documenti riguardano le gallerie sulla statale 106.
I documenti sono molto interessanti, dato che riguardano l'interessamento di Striscia la Notizia per le gallerie, alcuni articoli di giornale e la risposta dell'ex Ministro Antonio Di Pietro ad una lettera di Alessandro Alfano che fissava alcune date per l' inizio dei lavori. Date ormai scadute da tempo.
Farò un post a riguardo. Per ora, chi volesse scaricare i documenti non deve far altro che registrarsi al gruppo utilizzando il tool a destra e scaricare i file.
Ciao.

venerdì 15 febbraio 2008

La meritocrazia

Da un paio di mesi lavoro per una azienda con sede a Chicago.
Ho molto da imparare dall'organizzazione aziendale della Herzum Software. In particolare è interessante la gestione del personale.
La visione Americana si fa sentire con prepotenza, sebbene siamo a Cosenza, a pochi passi dalla mia adorata Università della Calabria.
Quello che più mi interessa è l'impostazione meritocratica e gerarchica delle risorse umane. Se una persona vuole, qui può arrivare a ricoprire qualsiasi ruolo, basta che dimostri di saperlo fare.
Nell'arte della meritocrazia gli Americani sono maestri.
Chi vale va avanti. Questo semplice concetto sembra che non riesca ad attecchire nelle menti Italiche, e a maggior ragione negli animi dei Calabresi.
La meritocrazia è, a mio avviso, l'unica forma per raggiungere l'equità sociale. Attualmente in Italia, con il nostro pseudo stato sociale, siamo riusciti a creare un sistema tale che solo chi ha santi nel paradiso burocratico della macchina statale può aspirare a qualcosa di buono.
Nel medioevo, i privilegiati erano i nobili, chi nasceva di sangue blù!!!
Oggi, in Italia è privilegiato chi sta sotto la protezione del politico più potente. A pensarci bene non è cambiato niente, l'individuo che vale non riesce in nessuna maniera a emergere in questo marasma clientelare alla stessa maniera del vassallo medievale.
Per fare il primario in un ospedale devi essere figlio di un primario, per fare il notaio devi essere figlio di un notaio e lo stesso per i farmacisti. Potrei continuare con gli esempi all'infinito, ma mi fermo qui per pietà patria!
Serve una raccomandazione per fare carriera nell'esercito. Una per fare il finanziere....... e così via.
Le persone migliori emigrano..... in America per esempio. Lì ci sono tantissimi ricercatori Italiani, gente estremamente valida che però non poteva reggere il confronto con i figli e nipoti dei professori politicizzati!!!!!

La meritocrazia è la vera strada per l'equità sociale...... in Italia non riusciamo ad attuarla come in America perché noi in fondo siamo dei buonisti.
Infatti, essere meritocratici vuol dire innanzitutto premiare il più bravo, ma anche punire o almeno non incentivare gli altri.
La doppia faccia della meritocrazia, quella buona e quella "cattiva", devono essere accettate insieme, altrimenti si crea un sistema come quello italiano, dove i mediocri vanno avanti mentre i migliori se ne vanno.

Io non ho voglia di vivere in un paese mediocre. Ma sono ottimista, vedo che le cose stanno piano piano cambiando. E ne sono felice.

lunedì 11 febbraio 2008

E' arrivato il momento.

Il 15 di questo mese dovrebbero ricominciare i lavori che permetteranno al nostro comune di scrollarsi di dosso l'annoso problema della strada statale 106. Domenica scorsa ho parlato con il sindaco, Ing. Francesco La Manna, che mi ha assicurato che i lavori partiranno.

L'Ing. La Manna, uomo votato al dialogo, ha espresso le sue speranze in merito all'inizio dei lavori ma anche le sue perplessità, dato che più di una volta siamo stati beffati da una macchina burocratica che ci ha ingannati con false promesse e ritardi.

Questa volta però non possiamo permettere che i lavori per la nostra strada vengano ancora rinviati. Non possiamo permettere che gallerie inaugurate anni fa restino ancora inutilizzate.

Nel caso così fosse, il primo cittadino dovrebbe richiamarci ad un' azione di protesta alla quale noi giovani non possiamo sottrarci. Potremmo anche bloccare un'altra volta la strada come abbiamo già fatto in passato.

Dialogo non deve voler dire indifferenza e sottomissione. Se il sindaco vuole, dobbiamo essere pronti a scendere in piazza e bloccare la strada. Solo così, forse, qualcuno inizierà a prendere sul serio le nostre giuste istanze.

Nella foto c'è lo stemma comunale di Montegiordano.


Ciao.

mercoledì 6 febbraio 2008

Io non ho amici normali 2!!! La vendetta del palo.

Come vi avevo accennato in precedenza, io non ho amici normali..... e Howard ha confermato questo dato di fatto. Howard fa parte della stessa cerchia di amici di Stefano, il tipo che mi ha fatto la Statua.
Inoltre è mio collega alla Herzum Software, azienda Americana alla quale offro consulenza professionale (nemmeno tanto professionale...... scherzo!!!).
Ma torniamo all'opera d'arte che abbiamo qui in foto. Howard è sempre stato un tipo sensibile. Questa volta infatti si è schierato con il povero palo, e mentre tutti si davano da fare su fotomontaggi carini che eliminassero l'odiato palo davanti l'Ancora, lui a eliminato l'Ancora da dietro il palo......

Che dire.... siamo in democrazia, e io ho prontamente pubblicato il suo lavoro...... che credo sia, se non il più bello, sicuramente il più simpatico di quelli che mi sono arrivati finora.
Ho ricevuto questa foto mentre ero in cucina con i miei a Montegiordano, mio padre credo che stia ancora ridendo!!!!
Beh, pur non condividendo l'idea di Howard devo dire che il foto ritocco è davvero originale.

Un bravo ad Howard e alla prossima.

Ah... dimenticavo.... sotto c'è la foto dell'Ancora senza il palo davanti.... praticamente il negativo della foto sopra.... tanto per non perdere le buone abitudini.
Ciao.

venerdì 1 febbraio 2008

In evidenza

Oggi voglio mettere in evidenza un commento arrivato sul mio post a riguardo del parco eolico Montegiordanese.

A scrivere è il presidente provinciale dell'associazione Fare Verde. Questa associazione è tra le più importanti associazioni ambientaliste Italiane, essendo stata anche riconosciuta dal ministero dell'ambiente come Associazione di Protezione Ambientale.

Sono quindi felicissimo che il presidente di un'associazione del genere abbia risposto ad un mio post, nel quale chiedevo appunto chiarimenti sull'uso dell'eolico ed in particolare sulla costruzione di un impianto eolico nel nostro comune. Io mi aspettavo che la risposta venisse da qualche amministratore, ma va bene lo stesso, anzi...... va meglio!!!!!

Riporto il commento per intero:

Sono Francesco Pacienza, Presidente provinciale di Cosenza dell'Associazione Fare Verde. Sicuramente continuare a bruciare petrolio non è la migliore soluzione sia sotto il punto di vista ambientale che da quello economico. Ma detto ciò veniamo al problema. L'eolico in Calabria è senza regole; quelle poche vengono sistematicamente violate ad iniziare dalla distorsione, come dimostrato dalle sentenze di alcuni TAR, del ricorso allo strumento della "Pubblica utilità" in presenza di opere realizzate e gestite da soggetti privati. Inoltre, essendo impianti a carattere industriale, essi necessitano di essere collocati in apposite aree aventi tali caratteristiche e non in zone rurali o cmq adiacenti zone urbane. Ma come abbiamo più volte chiesto, senza mai avere avuto alcuna risposta (forse verranno fuori dalle inchieste della Magistratura) se questi impianti non godessero dei lauti finanziamenti di cui godono (ricordo che si arriva a finanziare fino al 75% del costo di ogni singolo palo) si avrebbe una diffusione così massiccia di richieste (IN Calabria ne sono state presentate oltre 1500, il che vuol dire tre parchi eolici per ogni singolo comune della regione) a discapito di altre fonti rinnovabili come il solare e di cui ne potrebbero beneficiare direttamente i singoli cittadini? A voi ogni ulteriore riflessione. Noi come associazione ci batteremo sempre per la tutela del'ambiente ma, soprattutto, per la tutela dei diritti dei cittadini e delle popolazioni troppo spesso sopraffatte da interessi altrui.



Il commento del Presidente Francesco Pacienza è sintetico ma chiaro, fa capire perfettamente la sua posizione al riguardo.
Peccato che le stesse doti di trasparenza e chiarezza mancano a chi di dovere, dato che, se non mi fossi informato diversamente e non avessi scritto questo articolo, pochi a Montegiordano saprebbero che in tutto l'Alto Jonio stanno nascendo pale Eoliche come funghi (Rocca e Roseto ad esempio) e che Montegiordano potrebbe restare fuori da questo mercato.
Che sia giusto o meno, parlarne è importante. Se ci cacciano anche la possibilità di conoscere i nostri problemi e di parlarne, allora siamo morti davvero.

Io non ho ancora una posizione netta sull'argomento Eolico. Magari cercherò di esporre il mio pensiero in un ulteriore post. Per ora commenti come quelli del Presidente Pacienza sono graditissimi e servono ad illuminare le menti, come l'alba Montegiordanese nella foto.