mercoledì 30 aprile 2014

Il Nuovo Cammino

Molti hanno già capito da dove è saltato fuori il nome della lista Introcaso. Per gli altri riporto qui la fonte. 

Domenico Salerno sui Montegiordanesi:
"Testa piana e cervello pecorino,
non hai saputo aprir nuovo cammino.... ".

Il nome del progetto politico che stiamo presentando ai Montegiordanesi in questi giorni viene proprio da questa poesia. 


Naturalmente, perché già mi immagino il tipo di critiche che ne verranno fuori, non stiamo certo considerando incapace chi legittimamente non condivide il nostro modello, ma ci stuzzicava l'idea di dare alla lista un nome che fa diretto riferimento ad un verso conosciutissimo nel paesello.

Un verso che ha sempre caratterizzato, in negativo, l'attitudine conservatrice dei Montegiordanesi e che vorremmo in qualche modo sfatare.

La nostra speranza è che questa volta si scelga davvero un Nuovo Cammino.

P.S.
Intanto in foto il lungo cammino fatto con mio fratello in Grecia con le nostro motone......   di buon augurio!

Buona Discussione.

martedì 29 aprile 2014

Perché non mi piace il progetto di Fiordalisi

Uno dei motivi che mi spinge a dire che il progetto politico del Dott. Fiordalisi non sta in piedi è il forte odore di gattopardo , quel gattone che in Politica è metafora di un cambiamento solo apparente, ma che nella sostanza lascia tutto invariato.

Si cambia tutto per non cambiare niente.

In realtà non si è cambiato nemmeno tutto, ma solo una parte. La sostanza alla fine è rimasta li, rappresentata proprio dall'ex primo cittadino La Manna a rappresentare una certa continuità che a questo punto il nuovo candidato non potrà in alcun modo rinnegare.

Il dottore ci ha provato a cambiare radicalmente. 

Ha fallito. Ha fallito perché l'architettura politica è vecchia, e su qualcosa di vecchio non si può edificare nulla di nuovo. 

Forse sarebbe stato più lineare e politicamente sensato presentarsi con la vecchia squadra compatta al via, giocandosi il tutto per tutto. Ma in casa d'altri non sta bene opinare sulle scelte fatte.

Rimane il fatto che ai Montegiordanesi si propone una scelta: una scelta di modello, di metodo.

Buona Discussione.



domenica 27 aprile 2014

#montegiordano2014. Si parte!




L'imperativo è divertirsi. Deve essere innanzitutto, per tanti che sono come me alla prima esperienza, appunto una bella esperienza.

Da parte mia dopo anni passati a raccontare Montegiordano voglio provare a starci dentro. Ecco il senso della mia candidatura nella lista Nuovo Cammino.

C'è tensione, positiva, voglia di partecipare e confrontarsi.

Avremo modo di entrane nei dettagli. Le liste sono queste qui.

Buona Discussione.


Nuovo Cammino
Introcaso Rocco
Cuccaro Angelica
D'Amore Francesco
De Liguoro Angelo
Laschera Emanuela
Maradei Carmela
Mundo Gaetano
Oriolo Giuseppe detto Pino
Salerno Giovanni
Trovato Carmen
Voto Pietro


L'Altra Montegiordano
Cappuccio Vincenzo
Corbino Nicola
Franco Vincenzo
Matteo Maria
Panno Carmelo
Pistocchi Giuseppe
Lopatriello
Bavila Antonio
Felice Caruso
Prestigiacomo Franco
Dursi Daniele


Per Montegiordano
Fiordalisi Francesco
La Manna Francesco
Basile Aldo
Lateana Antonio
Vivacqua Maria Giulia
Gatto Antonella Domenica detta Mimma
Farina Antonio
Acciardi Maria Pina
Voto Francesco Antonio
Cuccaro Giovanni
Liguori Damiano

martedì 22 aprile 2014

SS 106: Non bloccate l'ammodernamento!

Sono cosciente del fatto che i lettori di Marina Jonica vorrebbero notizie sull'imminente presentazione delle liste per le amministrative Montegiordanesi, ma per quel genere di informazioni dovranno aspettare ancora un po. 

In questi giorni sto cercando di tenere un profilo basso e tranquillo proprio per non disturbare troppo i lavori in corso. 

Avrete, a tempo debito, le notizie e gli spunti di discussione che cercate.

Oggi credo sia arrivato il momento di discutere di una importante opera della quale anche su questo blog abbiamo spesso parlato. 

Si sta discutendo infatti di ammodernamento della SS 106. Fra non molto si daranno davvero avvio ai lavori di ammodernamento.
Si decide e si discute in questa fase sul tracciato finale, sulle opere di compensazione e sulle traiettorie di un percorso viario che ridisegnerà completamente il territorio.

Lo spunto di discussione viene da Paese 24, a firma di Vincenzo La Camera. Cliccate qui per leggere l'articolo.  

La sintesi è presto fatta. Siamo in tempi di revisione della spesa (odio gli inglesismi, maledizione.... l'Italiano è una lingua bellissima, e spending review sembra una malattia). 
La stessa strada che a Montegiordano passa completamente in galleria, più a monte, e ha ben due svincoli per chi procedere da nord a sud, ora viene progettata su un tracciato più vicino alla costa, in trincea piuttosto che in galleria e con meno svincoli. Si parlava tempo fa di un solo svincolo per servire a sud Roseto e Amendolara. 

La strada costerà di meno. Guasterà di più.

D'altronde non si può certo pretendere più di tanto da una da una strada, che in fin dei conti è una striscia di catrame.

Non si può pretendere troppa leggerezza ed ecosostenibilità.

Se si vuole una strada degna di questo nome a qualcosa si deve pur rinunciare. 

I tracciati in trincea però divideranno il territorio in due. Da questo punto di vista una strada a scorrimento veloce vicino la costa non è e non sará mai panoramica, come mi sembra di aver ascoltato da un amministratore locale in una conferenza.

Una strada del genere è semplicemente brutta. 

Gli svincoli invece non sono problema, e gli ho citati solo perché pare che invece siano uno dei disagi più grossi per alcuni che proprio non sopportano di dover uscire a Roseto per raggiungere Amendolara, o vice versa. I campanilismi sono duri a morire.

Ecco le critiche, che in parte quindi faccio mie. Ma questo genere di problematiche, legittime quanto si vuole, non devono in alcun modo bloccare un'opera che aspettiamo da decenni. 
Quanti morti ancora dobbiamo avere sulla 106 prima di realizzare un'arteria stradale che ci liberi dall'isolamento che ci condanna?  Per quanto tempo ancora dobbiamo invidiare la vicina Basilicata che ha realizzato prima di noi l'ammodernamento che in Calabria sembra impossibile?

Chiedo quindi alla politica locale, se ancora ne esiste una, di trovare la quadra possibile.

NON BLOCCATE L'OPERA. 

Cercate un compromesso possibile. Migliorate, se possibile, il progetto definitivo in accordo con l'ANAS e le istituzioni, ma fate in modo che si resti nei tempi stabiliti, perché di tempo ne abbiamo perso anche troppo e il territorio ha bisogno di questa strada.

Buona Discussione.








lunedì 14 aprile 2014

LoL.... nuova realtà sportiva Montegiordanese :-D

:-D

E Da Frank du Bar..... E tutto il resto è storia.

Anche il Numero.

Buona Discussione.

mercoledì 9 aprile 2014

Anziani e Sociale


Ricevo e pubblico l'estratto di un convegno tenuto tempo fa da Antonio Farina a Montegiordano su di un argomento che credo farà discutere nell'imminente campagna elettorale.

Buona discussione.


di Antonio Farina
GLI ANZIANI, UNA RISORSA ECONOMICA DA NON SPRECARE!
Relazione tenuta dal dott. Antonio Farina al convegno: “POLITICHE AMMINISTRATIVE E LAVORO” che si è svolto a Montegiordano marina l’08 marzo 2014.
TABELLA DELLE PERSONE CHE HANNO UNA ETA’ COMPRESA TRA I 60 E100 ANNI A MONTEGIORDANO.
ETA’ MASCHI FEMMINE TOTALE
TRA I 60 ED I 70 ANNI 144 133 277
TRA I 70 E GLI 80 ANNI 104 147 251
TRA GLI 80 ED I 90 ANNI 84 117 201
TRA I 90 ED I 100 ANNI 14 21 35
TOTALE 345 418 764
Su di un totale di 1950 abitanti residenti a Montegiordano,le persone che superano i 60 anni sono 764 ( una diecina di loro attualmente dimorano nelle strutture “CASE RIPOSO”: di Rocca Imperiale, Oriolo e Roseto Capo Spulico). Complessivamente rappresentano il 39 % dell’intera popolazione.
Per conoscenza diretta di tutte le persone che sono inserite nella tabella, posso affermare quanto segue:
  1. Le persone comprese tra i 60 ed i 70 anni non hanno grossi problemi. Infatti, tranne qualcuno che è affetto da non gravi patologie cardiache, da malattie metaboliche o di tipo ormonali, tutti godono buona salute. Sono persone autonome, efficienti e quasi tutte sono impegnate in attività lavorative sia nel settore pubblico e sia nel settore privato;
  2. Le persone comprese tra i 70 e gli 80 anni manifestano qualche problema in più rispetto ai precedenti, ma tutto sommato, tranne in pochi casi che necessitano di assistenza, la vita che conducono è più o meno uguale alla classe precedente;.
  3. Problemi gravi o gravissimi si riscontrano, invece, tra le persone comprese tra gli 80 ed i 100 anni, che sono 236 unità e rappresentano il 12% dell’intera popolazione. In questa fascia di età le patologie della senilità si fanno più evidenti e sono galoppanti. Le persone perdono le forze, la lucidità, l’efficienza e qualcuno anche l’autonomia. Per la maggior parte di loro è necessaria una continua assistenza. Per una serie di ragioni che non sto qui ad elencare, ma è facile da immaginare, oggi le famiglie affidano i loro cari a lavoratrici, prevalentemente straniere, qualificate come “badanti”, che hanno il compito di accudirli 24 ore su 24. A queste lavoratrici deve andare un grande ringraziamento per l’opera meritoria che svolgono. Tuttavia, ritengo che per gli anziani di oggi, e per quelli che diventeranno vecchi domani, necessita una politica sociale diversa da quella che attualmente viene praticata con Il “servizio badanti” che, a mio avviso, sta diventando una grossa piaga sociale per la collettività del nostro paese. Infatti, se da una parte si è risolto parzialmente il problema della sorveglianza dell’anziano, dall’altro, si stanno condannando i nostri vecchi alla completa solitudine della quale sono tremendamente ossessionati. Perciò, Per farli stare meglio e farli vivere più a lungo nel loro ambiente, senza creare loro grossi disagi, è necessario perseguire nuove strade che, secondo il mio modesto parere, essendo anche un esperto del settore, in quanto medico, necessitano di essere esplorate.
Si può agire a tre livelli:
  1. realizzare centri di aggregazioni diurni (uno in paese ed uno in marina) per le persone autosufficienti;
  2. praticare per coloro i quali non intendano frequentare i centri servizio a domicilio;
  3. creare strutture ove le persone non autosufficienti possano essere seguite 24 ore su 24.
In merito al punto A, un servizio misto, costituito da privati e dall’Amministrazione comunale, potrebbe dar vita ad una buona soluzione tale da permettere agli anziani di vivere meglio. In pratica, l’Amministrazione comunale dovrebbe mettere a disposizione dei locali (scuole o quant’altro) attualmente chiusi, ed effettuare un servizio navetta due volte al giorno, da e per le case degli anziani che intendano usufruire dei servizi offerti dai centri. I privati, invece, attraverso la costituzione di una cooperativa di lavoratori, con personale specializzato e non, dovrà garantire tutti i servizi previsti nei centri anziani ( mensa, intrattenimento sociale, ecc).
Cosa ci guadagnano le persone della terza età con un servizio così organizzato? Facciamo un po’ di conti.
Costo annuale di una badante:
stipendio annuale € 600.00 X 12 mensilità € 7.200.00
tredicesima mensilità € 600.00
una mensilità per il TFR € 600.00
quattordici mensilità per contributi € 130 X 14 € 1.820.00
costo per vitto e alloggio, spesa media mensile € 300.0 X 12 € 3.600.00
---------------
totale anno € 13.820.00
A questo costo annuale bisogna aggiungere il costo che la famiglia deve accollarsi per il mese di ferie che spetta alla badante, che in qualche modo necessita sostituire con un’altra lavoratrice, oppure il servizio dovrà essere svolto dai familiari. Inoltre, bisogna considerare che una badante ha diritto ad una giornata di riposo settimanale e ad un’ora di permesso giornaliero. Se si sommano le giornate feriali, le giornate di riposo settimanali e le ore di permesso che la badante ogni giorno deve usufruire per le sue piccole necessità, si raggiungono la bellezza di tre mesi all’anno in cui essa, pur non esercitando alcuna attività lavorativa, percepisce una retribuzione. In pratica lavora nove mesi all’anno e percepisce uno stipendio di 14 mensilità. In conclusione, al costo fisso per il lavoro svolto da una badante, alla solitudine a cui l’anziano viene confinato con questo sistema, alla perdita dei gusti, dei sapori e degli aromi in quanto una badante non è in grado di cucinare cibi tradizionali, per le famiglie si devono aggiungere tre mesi di disagio a cui in qualche devono fare fronte.
Cosa offre un centro sociale alle persone della terza età e alla comunità intera.
Vantaggi
  1. Riduzione della spesa complessiva annuale a solo (€ 600.00 X 12 mensilità) € 7.200.00, più il costo del servizio navetta;
  2. creazioni di posti di lavoro. Un lavoratore o una lavoratrice del nostro paese, che hanno impegni familiari, non possono esercitare la professione di badanti, ma sicuramente sarebbero disponibili a lavorare 5 o 6 ore al giorno;
  3. ricchezza per il territorio. Attualmente gli stipendi percepiti dalle badanti vengono trasferiti nei loro paesi d’origine con il conseguente impoverimento del paese;
  4. si eviterebbe la solitudine in quanto le persone si conoscono tutti e possono parlare tra loro del loro vissuto;
  5. si possono consumare piatti dai gusti e sapori tradizionali;
  6. si possono praticare attività motorie o altre attività ricreative che sicuramente farebbero bene alla mente ed al fisico.
In conclusione, si può affermare che dalla comparazione dei due servizi, quello dei centri di aggregazione risulta sicuramente più vantaggioso per l’anziano e per la comunità.
In merito al punto B, la stessa cooperativa dovrebbe consegnare il pasto a mezzogiorno e la cena alla sera ed effettuare la pulizia della casa ed il cambio della biancheria.

Ben più complesso sarà la organizzazione del servizio riguardante il punto C, ma con la buona volontà tutto si può fare. Bisogna credere ed essere decisi nelle cose che si vogliono realizzare!

venerdì 4 aprile 2014

Al posto loro.

Sicuramente stanno meglio qui, dove spero troveranno qualcuno interessato a dare anima ad un progetto finora fallimentare.

La nuova sistemazione, direttamente sulla passeggiata principale, delle casette in legno che tanto sono costate al comune di Montegiordano, potrebbero invogliare qualche esercente a farsi finalmente avanti. Le esperienze degli anni passati sono state francamente un poca cosa e il rapporto costi benefici sta tutto in questo post che invito a rileggere.

Ma non è sempre tempo per le critiche. Spero, ripeto, che la nuova collocazione dia un senso, finalmente, ad un progetto, soldi pubblici, che fin'ora non ne ha avuto nemmeno uno.

Buona Discussione.