sabato 31 maggio 2008

Degrado

Amare un posto vuol dire anche e soprattutto rispettarlo e farlo rispettare. A volte noi Montegiordanesi, io per primo, dimentichiamo questa semplice regola e trattiamo male il nostro paesello.
Nel caso di paesi piccoli come il nostro, più che rispetto è più appropriato parlare di difesa, abbiamo l'obbligo di difendere il posto in cui viviamo da chi non ne apprezza la bellezza e la fragilità.
In primo luogo dovremmo difendere Montegiordano da noi stessi, dal nostro vivere apaticamente come se il futuro non ci appartenesse, aspettando che qualcuno ci dia qualcosa, come se questo qualcosa ci sia dovuto. Qui non ci è dovuto niente, e se vogliamo qualcosa dobbiamo imparare a prendercelo.
Abbiamo un difetto particolare a Montegiordano, ci piace più criticare che fare. Son sicuro che tanti lettori, vedendo la panchina in foto, si arrabbieranno e ne diranno di cotte e di crude al vandalo che ha rotto la panchina e magari al'amministrazione che non ha provveduto a sistemarla....

Ma quanti di questi lettori avrebbero bloccato il cretino che si divertiva a rompere l'arredo urbano, o quanti lettori bloccano le persone che usano le docce a mare come il bagno di casa incuranti del fatto che è vietato usare sapone e bagnoschiuma in spiaggia?? Quanti di questi lettori hanno contribuito a imbrattare il parapetto dell'Ancora con ogni sorta di cavolata, e non mi venite a dire che anche quella è arte.
E ancora..... avete mai assistito ad un consiglio comunale???? E lì che si prendono le decisioni.

Anche la critica alle amministrazioni rimane qundi insensata, visto che i cittadini Montegiordanesi si ricordano della politica solo in prossimità delle campagne elettorali!! Quindi, criticare l'amministrazione senza concretizzare le proteste e senza indicare un'alternativa non ha senso, non può avere senso.

Dobbiamo difendere il nostro paese dall'incuria, dall'apatia dei suoi abitanti. Anche di quei abitanti facoltosi e influenti che lo considerano un bel posto tranquillo, un' appendice della loro super mega villa e per questo vogliono che il loro giardino quasi personale rimanga così com'è, congelato come in un limbo.

Dobbiamo svegliarci, la figura del Montegiordanese che si lamenta davanti al bar senza poi dare un senso alle sue giuste proteste deve finire.

Abbiamo imparato a criticare, per vincere il degrado dobbiamo imparare anche ad agire.

martedì 27 maggio 2008

Storia di un' Ancora.

Un lettore mi ha chiesto da dove veniva la nostra Ancora. Ed oggi voglio raccontarvi proprio la storia di questo oggetto che ormai amiamo.
L'Ancora sta li per un caso fortuito, figuratevi se i nostri amministratori erano così avveduti da progettare una cosa del genere!
Il nostro simbolo è stato voluto da un privato cittadino, Giuseppe Alfano, che ha ben pensato di fare un regalo al suo amato paese. Vi racconto com'è andata......

Giuseppe aveva intenzione di sistemare nel giardino di casa sua un oggetto che ne valorizzasse l'estetica. Aveva degli amici a Taranto i quali gli regalarono un'Ancora, una delle tante presenti nell'Arsenale Militare. Andò a prenderla, la porto a casa ma si rese subito conto che quel "coso" era troppo grande e invadente per sistemarla in giardino!!!!
Giuseppe Alfano è fra i tecnici che negli anni '80 stava realizzando per conto del Consorzio di Bonifica le opere di ammodernamento del Lungomare di Montegiordano. Il Lungomare è stato creato da una serie di eventi rocamboleschi, dallo spirito anche goliardico dei tecnici Montegiordanesi che lavoravano al Consorzio di Bonifica e avevano la possibilità di fare qualcosa per il proprio paese.
Giuseppe era a capo di questi tecnici, si rese conto che l'Ancora che nel suo giardino sarebbe stata d'intralcio ma poteva essere un elemento importante del nuovo lungomare. Lui poteva fare variazioni in corso d'opera, quindi, senza perder tempo, modificò il disegno del lungomare, mise una bella vasca davanti la piazzetta e li sistemo l'Ancora che doveva finire nel suo giardino. Un bel regalo a noi Montegiordanesi!!!!!
Fra quei tecnici c'era anche mio padre, e, a quanto mi racconta, il lungomare Montegiordanese più che essere progettato è venuto su da solo......., la storia dell'Ancora più che un'eccezione era la regola. Erano così tanti i problemi e così dure le teste da mettere d'accordo che il più delle volte prima si facevano le cose e poi si disegnavano su carta in una sorta di fantomatico progetto che cambiava di frequente. In questo progetto di massima è anche previsto il prolungamento del lungomare fino al casello.

Mi sembra di aver così risposto anche a quel lettore che mi chiedeva se l'Ancora è veramente un Ancora!!!!! Beh... evidentemente è proprio un'Ancora che prima di finire sul nostro Lungomare ha visitato gli abissi marini.

lunedì 26 maggio 2008

Evento storico!!!

Va beh..... cambiamo discorso!

Volevo mettere a conoscenza i lettori di un fatto storico che potrebbe cambiare le regole dell'universo così come noi le conosciamo. HO FATTO LA SPESA....... è di conseguenza il mio frigorifero di Cosenza è PIENO!!

L'evento, che i maggiori esponenti della comunità scientifica nazionale davano per altamente improbabile, si è verificato nel mese di maggio corrente anno. Gli esperti affermano che probabilmente l'effetto a catena provocato da un così sconvolgente avvenimento ha causato un effetto a farfalla , un domino, che probabilmente ha causato il Terremoto Cinese.

Mi sento comunque di tranquillizzare le genti che popolano il nostro pianeta. Non credo che il mio frigorifero, una volta svuotatosi, sarà riempito nuovamente per i prossimi dieci-quindici anni. Potete dormire sonni tranquilli!!! In ogni caso, mio fratello Daniele vigilerà sul contenuto, mangiando a sbafo qualsiasi cosa, impedendo di fatto, un riempimento catastrofico del frigorifero stesso. Mio fratello funziona da regolatore, da "Tutto Pieno". Solo che questa volta, per riempire il frigorifero, ho fatto 150 euriiiiiiiii di spesa! Alla fine anche lui ha dovuto capitolare!!!

Mi scuso con gli abitanti del pianeta..... non si ripeterà più!!!!




N.B.
Mamma non piangere, è tutto vero!!! Il tuo bambino ha fatto la SPESA!!!!


P.S.
Sto continuando a raccogliere le proposte per i loghi di Marina Jonica. Da qui a poco inizieremo le votazioni.
Stay Tuned.

Vi presento Roberto.

In un articolo precedente vi ho presentato un poeta, oggi voglio presentarvi Roberto.
Alcuni lettori del blog non sono Montegiordanesi e non conoscono la storia di questo nostro fratello. E per loro che mi sento in dovere di riassumere la triste storia del nostro poeta contemporaneo.
Il personaggio è così complesso che io non potrei in nessun modo descriverne pienamente le caratteristiche e le peculiarità letterarie e umane, lo lascio fare a chi è più bravo di me.
Riporto qui, su questo blog che a volte si tinge anche di colori tristi, le parole di Giorgio Linguaglossa, un poeta di professione, se si può dir così, che ha scritto la presentazione dell'unico libro che contiene le poesie di Roberto.

Sono sicuro che a chi prima di oggi non conosceva questo autore, rileggendo le poesie che ho pubblicato e quelle che pubblicherò, tremeranno le gambe.

Roberto Farina nasce a Milano il 1 giugno 1981 e a Montegiordano il 19 dicembre 2000 si toglie la vita lanciandosi da una rupe. Non ha neanche vent'anni, ancora studente di ingegneria ambientale all'Università "La Sapienza" di Roma. Nessuno tra i familiari e nella cerchia degli amici più intimi avrebbe mai potuto ipotizzare un gesto così drastico ed estremo. Noi ora leggendo queste poche cose appuntate su alcuni quaderni possiamo soltanto immaginare quali terribili angosce e quali quai amplissimi deserti avrà dovuto attraversare uno spirito così chiaro e così ricco di avventura da trascinarlo oltre la soglia del muro d'ombra che ci separa da l mondo delle tenebre. Roberto farina è uno spirito impetuoso: egli vive, sa che soltanto la è irripetibile, e dunque la sua poesia reca le indelebili tracce di una vita straripante di energia, tumultuosa e fragorosa. E la sua poesia risuona a diecimila decibel di distanza con gli scarponi chiodati della necessità. Oportet vivere, e la poesia non sarà che il precipitato della vita.
Roberto Farina appunta questi testi precipitosamente, prima che lo raggiunga la morte. Roberto corre sempre più velocemente forse nel tentativo di esorcizzare l'ombra, e la sua vita precipita. Nessuno può ricostruire l'ordine cronologico in cui i testi si susseguono è soltanto una sfida metafisica che presiede questa corsa disperata contro la morte. Forse non v'è altro filo conduttore per ricostruire il libro che l'autore aveva in mente. Il libro della vita scrive scrive il libro della poesia. Ed è giusto che i familiari ed il curatore della raccolta abbiamo privilegiato l'ordine poematico piuttosto che quello cronologico.
Il titolo che forse Roberto aveva in animo "Sopravvissuto ad un inverno", indica lo spavaldo duello intrapreso da giovanissimo poeta con il mistero. infatti il libro è il tentativo di esorcizzare l'ombra che il poeta portava portava dentro di sè. Ma in questo tragico duello è il fioretto del buio che colpisce il poeta.

Forse è destino del poeta restare sempre giovane a dispetto della tenebra e della morte e Roberto era troppo impetuoso e bello per non prendere sul serio ed accettare la sfida ultima e totale lanciatagli dal mistero. Prezzo fin troppo esoso diremmo noi che ragioniamo con il bilancino del mercante ma non per Roberto, così chiaro e così ricco di avventura.

Giorgio Linguaglossa.

venerdì 23 maggio 2008

AAA: Logo Cercasi.

Ci serve un simbolo, qualcosa che ci distingui e ci rappresenti. Uno stemma. Se dobbiamo creare una comunità virtuale, questa comunità deve potersi muovere sotto una comune bandiera.
Quindi, avanti ragazzi datemi una mano e fate come Giuseppe Pallino che mi ha inviato il suo Logo, la sua proposta per lo stemma di Marina Jonica.
A me piace tantissimo ma vorrei la vostra opinione. E non solo.....

Se vi va, potete inviare direttamente al mio indirizzo di posta francesco.damore@gmail.com, le vostre proposte per il logo, sceglieremo insieme la migliore.

Sinceramente Giuseppe parte alla grande, la sua ancora blue con i colori sociali della Juvenilia è bellissima. Sarà difficile trovare una proposta che surclassi quella del "Palluccio", ma provare è lecito.......... dopo la scelta del logo inizieremo a organizzare la festa.

Ogni tanto date un'occhiata al book Gente Montegiordana, sto aggiungendo alcune foto, devo arrivare a 500, quindi inviatemi anche le vostre foto!!!!

Colgo l'occasione per ringraziarvi dell'attenzione che state dando a questo mio tentativo di risvegliare gli animi assopiti dei Montegiordanesi, si vede che poi così tanto assopiti non erano..... Senza di voi Marina Jonica non esisterebbe. Un gioco iniziato in una notte d'estate potrebbe diventare qualcosa di importante.

Ancora Grazie.

martedì 20 maggio 2008

Marinai senza porto

Marina Jonica è un posto di mare, ma non ha un porto. E' impossibile vivere il mare senza un approdo sicuro, senza un rifugio dallo Scirocco, che dalle nostre parti soffia potente e implacabile.
Nonostante questa grave mancanza alcuni testardi uomini di mare continuano a portare avanti il glorioso mestiere del pescatore.
Gente abituata a trascinare a spalla le proprie barche sulla spiaggia pietrosa Montegiordanese, costretti a volte a non uscire in mare per giorni per mancanza di un porto sicuro dove rientrare se le cose si mettono male.
Il mestiere del pescatore non è mai stato un affare semplice, ma le cose si complicano ulteriormente se il pescatore in questione è nato a Montegiordano, dove l'assenza di infrastrutture marittime costringe gli operatori del settore a veri e propri atti di coraggio ogni qual volta che si decide di andare a mare.

Nonostante questo, gli uomini di mare a Montegiordano ci sono, e sono anche bravi!!!
Il "piccolino" nella foto è un autentico genio delle reti!!!
Una volta venne a trovarmi a Cosenza e io lo portai a San Lucido, sul Tirreno, per vedere una barca in alluminio. C'erano alcune persone che riparavano reti e, con la professionalità e il linguaggio di un cattedratico, inizio una vera Lectio Magistralis sulle reti utilizzate in Calabria e Basilicata in funzione dei venti e delle correnti!!!
Rimasi impressionato tanto che, ogni volta che vedo questo "piccolo" pescatore vicino alla sua barca, mi avvicino per sentirlo parlare di reti e del suo mare.
Non ci vorrebbe niente per far star meglio questa gente: un porto sicuro dove sistemare le proprie barche. Non una struttura enorme ma una semplice darsena che serva i pescatori tutto l'anno e i turisti per due mesi all'anno.
Ma sembra che chi ci amministra non la pensi come me, queste infrastrutture farebbero diminuire l'emigrazione dei Montegiordansi verso porti lontani.

Questi uomini di mare sono dei veri eroi perché continuano a fare il mestiere che amano in un posto che, evidentemente, non li ama.

lunedì 19 maggio 2008

Il video di Claudia



In questo video ci siamo un po tutti. Un esempio dell'atmosfera Montegiordanese.


Avete deciso il posto per la riunione di Marina Jonica????

sabato 17 maggio 2008

Atmosfera

Non potevo esprimermi meglio per descrivere l'atmosfera estiva Montegiordanese di come ha fatto Nicola da Torino, quindi vi posto il suo commento all'articolo Animi Accesi

Io volevo fare i complimenti a te e al tuo blog!!ma volevo dire che io vengo da poco tempo in vacanza a Montegiordano solo 2 anni!! cioè due volte ma mi ha stregato!! e come me tanti altri!! quelli che nn sono del posto o che nn hanno parenti a Montegiordano ma che vengono solo in vacanza per provare un posto nuovo,di solito appena arrivano vogliono scappare,così è successo per me a Montegiordano visto che nn offriva niente come divertimenti e altre cose che ci sono in altri posti!!ma con il passare dei giorni ci fu come un cambiamento nell'aria come se l'atmosfera mi conquistasse a poco a poco come se fosse una magia, che ti travolge forse dovuto a una meraviglia di mare e a dei paesaggi incredibili e alla serenità e alla gente ma non so,è come se ci fosse una magia, fatto sta che ora voglio venire ogni anno!! questo potrebbe essere un caso singolo, invece no molti che vengono per la prima volta non se ne vogliono andare anche se all'inizio si lamentano perché nn c'è niente,e se gli chiedi perché resti allora?? loro ti rispondono:non so perché ma ma sto benissimo qui!! e a quelli che invece vengono abitualmente, potrebbero cambiare ma non lo fanno!! io dico che Montegiordano è un posto magico riesce a travolgerti con poco con una semplicità assoluta!! ma per avere questa emozione bisogna provare a venire e siccome non offre molto la gente non viene neanche a provare!! ma io dico a chi legge questo blog che è la personificazione di Montegiordano: VENITE A PROVARE IL PAESE MAGICO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Nicola di torino ciaoo

giovedì 15 maggio 2008

Animi accesi

Gli ultimi post hanno scatenato delle discussioni accese....... bravi!!!!
La rabbia, se ben incanalata e guidata da un cervello brillante e cinico può portare a fare grandi cose.
La rabbia è vita, io non mi fido di chi non si incazza mai, di chi resta sempre tranquillo come se nemmeno vivesse il presente. Non mi fido. Ho bisogno di vivere, di essere circondato da gente che vive e grida, se necessario.
Se la rabbia viene guidata e non rimane fine a se stessa, potrebbe essere la salvezza della nostra comunità.

Arrabbiatevi.

Visto che gli animi sono accesi, vi invito a leggere questa poesia di Roberto, così gli accendiamo ancora di più:

Le strade di Berlino.

Voglio vendere il mio corpo.
Ho voglia di battere le strade di Berlino

Vorrei far tardi fino al mattino
Giocare fra le ombre a nascondino
Riuscire a rubare un prezioso bottino

Ho voglia di andare a letto con un Santo

Vorrei fare jumping dal palazzo più alto

Regalare al Papa un viaggio per l'inverno
Di sla andata per l'inferno


Voglio vendere il mio corpo al miglior offerente

Voglio vendermi


Sarebbe interessante

Dedicarsi agli affari
Lasciare questi inferno.

Roberto Farina

lunedì 12 maggio 2008

Work in Progress

Salve ragazzi, questo è un post particolare perché da oggi Marina Jonica cambia!!! Un po, non troppo, ma cambia.

Ci spostiamo sul nuovo dominio: www.marinajonica.org

In effetti, ogni volta che comunicavo a qualcuno l'URL del sito i commenti erano sempre gli stessi: "Damò è tropp lung.....", i miei paesani in pratica criticavano la lunghezza dell'indirizzo.
Beh... avevano ragione. Prima però dovevo accertarmi che il messaggio lanciato fosse in qualche modo recepito dai lettori. Oggi che siamo arrivati al traguardo delle 1200 visite mensili, è arrivato anche il momento di cambiare il sito per passare a qualcosa di meglio e più intuitivo.

1200 visite mensili sono ancora poche, ma già ci stiamo proponendo come una vetrina, seppur piccola, di Montegiordano e della nostra Marina Jonica. In serbo ho altri progetti che spero possano essere portati avanti sia dal sottoscritto che da chiunque voglia collaborare con me.
Naturalmente il vecchio indirizzo sarà sempre funzionante, ma vi invito fin da ora a cambiare i vostri segnalibri per farli puntare al più funzionale www.marinajonica.org .

Non è solo il sito ad essere cambiato, Marina Jonica sta cambiando. Sta diventando una Web Application che potrebbe essere usata per fare cose differenti dall'originario blog.

L'importante è che continuiate a leggermi, che continuiate a far funzionare il passa parola tra i Montegiordanesi che vivono e lavorano lontano dal nostro paesello.
Finalmente però anche i motori di ricerca si stanno accorgendo di noi e, dalle statistiche, si nota come questo blog venga raggiunto sempre più spesso da navigatori occasionali spinti dall'onnipresente Google!!!!

Continuando su questa strada sono proprio curioso di vedere dove andremo a finire.

Ciao.

P.S.
Nella foto il mio disordinato angolo computer.
La transazione fra i siti è ancora all'inizio, ci potrebbero essere alcuni problemi!!!!!

giovedì 8 maggio 2008

Pro TAV, contro l'odissea su rotaie!

Castiglione Cosentino - Montegiordano:
Parigi - Londra:
Con mio fratello Daniele e il mio amico Omar vi propongo di riflette sui tempi che impiega un Calabrese che vuole attraversare la sua amata terra. Prendiamo un paesino ai confini della provincia Cosentina, uno a caso, Montegiordano. Questo bel paesello dista dal capoluogo di provincia la bellezza di 120 Km...... una distanza tale in tempi remoti si attraversava in giornate di cammino, la morfologia della Calabria non aiuta certo a renderla accessibile e di veloce attraversamento..... ci sono più monti qui che in Tibet!!! ( va be.... non esageriamo....).
Però dovremmo essere nell'era dell'alta velocità, dei treni super veloci che viaggiano a 200 km/h, le cose dovrebbero essere migliorate rispetto a quando andare da Montegiordano a Cosenza significava viaggiare....

Dovremmo... perché qui in Calabria le cose non sembrano andare esattamente così, e a ben vedere il resto dello stivale non gode di miglior sorte. Vi invito ad osservare gli orari e la durata dei treni direttamente presi da Internet, il nostro angelo custode che ci permette di non vivere nella completa ignoranza. Allora dicevamo, prendiamo il nostro paesello preso a caso dai tanti, e confrontiamo gli orari: io lavoro a Cosenza, quindi controllo le partenza da Montegiordano a Castiglione Cosentino: circa 2 ore...... e vi assicuro che siamo in condizioni ottimali, perché se perdo una coincidenza a Sibari o se decido di partire al momento sbagliato, potrei anche impiegare 5 ore e più!!!!!!!
Ora, l'utente non particolarmente smaliziato o che semplicemente si fida delle ferrovie dello stato potrebbe pensare che questi tempi sono dovuti, che il treno, essendo un mezzo che viaggia su ruote di ferro (lo so è una stronzata... ma qualcuno potrebbe pensarlo) ci debba mettere per forza taaanto tempo a fare 120 km!!!!!
Ma io voglio fare il rompicoglioni, e vado a controllare quando ci metto ad andare da Parigi a Londra!!!!! Ad occhio e croce dovrei metterci circa sette o otto ore, ma anche di più considerando che devo andare da una nazione ad un'altra, passare la Manica (non quella de giubbotto Giusè, sveglia) e considerando anche il fatto che i sistemi ferroviari Francesi sono differenti da quelli Inglesi. Gli Inglesi in fatto di standard hanno qualche problemino. Già è difficile fargli capire che l'intero mondo guida sulla destra, figurati se cambiano la distanza tra una rotaia ed un'altra.

Udite udite...... suonino le campane....... PER ANDARE DA PARIGI A LONDRA CI VOGLIONO 2 ORE!!!!!!!!! IL MIRACOLO SI CHIAMA TGV (TAV in Italiano).
Clikkate sulle immagini prese da internet per confrontare voi stessi gli orari!!!!!

A questo punto, dal profondo del mio cuore si leva un solo grido, una parola poeticha che supera l'amato Pollino, si bagna nello Jonio e attraversa la Sila fin giù nelle profodità Tirreniche per poi riemergere e andarsi a posare sull'Aspromonte e ritornare nell'amato capoluogo Catanzaro: MA VAFANCULU!!!

Che differenza c'è fra i Francesi e noi Italiani, noi che abbiamo inventato prima di tutti il Pendolino, per poi regalarlo alla Francia. Noi che dobbiamo pagare la benzina ad 1,50 euriiiiiiiiii anche se siamo la patria di Enrico Fermi che ha inventato il nucleare????? Siamo forse più stupidi di un Francese???? Forse più stupidi no, ma più idioti si..... mi sono rotto dell'ambientalismo becero e bigotto che poi riempie la Campania di rifiuti, voglio la TAV, voglio progresso che mi permetta di vivere e svilupparmi nella mia terra senza dover per forza emigrare i paesi progrediti che mi permettono di lavorare e vivere felice. Progresso non vuol dire per forza inquinamento, e la Campania è l'esempio lampante. Progresso però vuol dire lavoro.

Pensateci!!!!!!!!

lunedì 5 maggio 2008

Rotolando verso Nord....

Di ritorno da Dublino, vi scrivo le mie impressioni, quello che c'è di positivo e quello che invece non mi è piaciuto.
Nei miei viaggi cerco sempre di carpire l'essenza dei posti che sto visitando, cerco di capire quello che sarebbe possibile importare in Italia, mi comporto come un cinese insomma!!! Guardo, osservo e cerco in ultima analisi le cose che mi piacerebbe avere nel mio Paese.
Dell'Irlanda, o almeno di quel poco di Irlanda che ho visto, sicuramente non rimpiango il clima. Per cinque giorni non ha fatto altro che piovere!!!! Mi sentivo umido anch'io. Una giornata di sole bella come quelle che abbiamo in Calabria gli Irlandesi se la sognano, pagherebbero ora per avere i nostri colori. E' vero l'Irlanda è verde.... ma la Calabria è verde, bianca, azzurra, viola , rossa..... e piena di sole, specialmente piena di sole!!!!
Quindi, se siete meteoropatici come me, non andate in Irlanda, o almeno andateci prevenuti!!!
Altre cose negative, sinceramente non ne ho trovate.L'Irlanda partiva come noi in una posizione economicamente svantaggiosa, era se non sbaglio obiettivo uno della Comunità Economica Europea, così come la Calabria. A differenza nostra però, gli amministratori Irlandesi hanno saputo gestire bene i fondi comunitari. Da noi in Calabria invece i fondi comunitari o venivano ingoiati dal truffatore affarista di turno, o venivano restituiti al mittente!!! Come per dire che stiamo così bene che non abbiamo bisogno di regali!!!!
L'Economia in Irlanda è in forte crescita, multinazionali straniere investono fior di quattrini in terra Irlandese, tanto che vicino al mio Bed and Breakfast c'erano la maggior parte dei colossi dell'Informatica mondiale, da Google a IBM passando per Accenture!!!!
Probabilemnte questo stato di cose è dovuta ad una tassazione che si aggira intorno al 20%, mentre in Italia viaggiamo in torno al 40%. E' chiaro quindi che un investitore straniero è attirato da un' economia così dinamica e liberale, mentre ci penserebbe due o più volte a investire in
Italia, dove l'assenza di infrastrutture e la tassazione da paura spaventerebbe anche Paperon de Paperoni!!!!

Evito di dilungarmi su questi aspetti, mi servirebbe un blog dedicato per farlo.
Dublino , a parte il clima, è una città fenomenale! Specialmente se vi piace la birra, e qui birra si dice Guinness!!!
Ci sono pub dovunque, di tutti i tipi, e in ogni pub è possibile ascoltare della buona musica Irlandese suonata alla vecchia maniera. Gli strumenti non sono poi tanto dissimili dai nostri, pensate che gli organetti se li fanno spedire dall'Italia!!!! Suonano anche i tamburi, anche se la tecnica è naturalmente diversa dalla nostra, usano un bastoncino di legno invece delle mani nude ma l'effetto, vi assicuro, è bello quanto il nostro.
Naturalmente lo strumento fondamentale è la cornamusa insieme al violino......se vi interessa ascoltare la musica Irlandese vi consigli di visitare questo sito. E' di un ragazzo che ho conosciuto li, al quale naturalmente ho fatto ascoltare anche la nostra tarantella, e devo dire che è rimasto entusiasta della cosa.
Dal punto di vista gastronomico non mi sono trovato poi tanto male, dopo aver convinto il mio stomaco a mangiare fagioli e salsiccia alle sette di mattina, tutto è filato liscio. Se andate in Irlanda vi consiglio vivamente di assaggiare il salmone affumicato, è qualcosa di speciale. Quella roba che mangiamo qui in Italia non c'entra niente.
Il panorama Irlandese poi è particolare, selvaggio, anche se anche noi in Italia non ci possiamo lamentare in quanto a viste mozza fiato.
Le scogliere Irlandesi però hanno il fascino dei mari del nord, un fascino un po triste e oscuro che fa pensare. Il grigio, più che il verde, è il colore predominante, l'ideale per chi vuole camminare e pensare, e credo che oggi abbiamo tutti necessità di riflettere un po su quello che stiamo facendo.
L'Irlanda è la terra ideale per chi vole pensare. Fatevi una bella passeggiata di dieci chiometri sulla costa Irlandese e ne avrete tempo per pensare!!!!!!
Io almeno ho pensato a chi me l' ha fatta fare!!! Scherzo, è stata una bella esperienza camminare lungo la costa irlandese da Bray a Greystons, e quello che ho visto ha pienamente ripagato la lunga scarpinata.
Un'altra cosa particolare è la lingua Irlandese, di origine Gaelica. In realtà, data la lunga dominazione inglese, gli Irlandesi usano l'inglese come lingua madre. Il Gaelico però è rimasto latente nello spirito Irlandese e, conquistata l'indipendenza dalla corona Inglese, i fieri Irlandesi stanno riprendendo l'uso della loro lingua originaria che con l'inglese non ha niente a che vedere. Nell'Irlanda occidentale, più lontana dalle coste Inglesi, l'uso del Gaelico è più marcato. A Galway ad esempio la gente parla Irlandese in famiglia e nelle strade e l'inglese e usato un po come seconda lingua. A Dublino sfortunatamente solo il 3% della popolazione parla Gaelico in maniera fluente. Ma è sorprendente vedere come questa lingua stia riprendendo vita!!! I giovani già la capiscono perfettamente, la studiano a scuola, le strade sono in doppia lingua, Inglese e Gaelico e solo le vecchie generazioni di Dubliners che hanno subito la dominazione Inglese non sanno dire una parola in gaelico, mentre i giovani, seppur comunicando in inglese, conoscono per sommi capi la loro lingua originaria. Questo naturalmente vale per Dublino, le cui coste danno direttamente sulla Britannia. Ad occidente il Gaelico non è mai morto, ed ho avuto la fortuna di conoscere gente che veniva da quelle parti fare interi discorsi in Irlandese. Io comunque non ci capivo niente, avrebbero anche potuto parlare in arabo!!!!! Sarebbe stato lo stesso.


Beh... mi sono anche dilungato troppo. Fatevi un viaggio a Dublino se vi va di sapere di più.


Ciao.