domenica 30 giugno 2013

SS 106.... lavori in corso....



Ogni anno pubblico questa foto per controllare l'avanzamento dei lavori su un'arteria che per noi è di fondamentale importanza. La SS 106 per noi è vitale, vitale che sia completata almeno fino a Crotone in tempi non cosmici.

Cliccate sulla foto per visualizzarla più comodamente e magari scaricarla sui vostri PC.

La fonte è l'ANAS. L'anno scorso la stessa foto si presentava così. A Novasiri i lavori stanno procedendo di buona lena, mentre nei megalotti Sibari-Roseto e Sibari Firmo, quelli che più interessano l'Alto Jonio Cosentino riportati in arancione nella mappa, si stanno completando gli ultimi lavori di progettazione definitiva per poi completare anche la delicata fase degli appalti. Poi si dovrebbe partire....

Riporto qui quando scritto dall'ANAS, per comodità di lettura:

Lavori appaltati e non cantierizzati

  1. Megalotto 3: Sibari – SS 534 e Roseto Capo Splulico (Sibari)
    Il progetto è compreso nel Piano ANAS “Opere infrastrutturali di nuova realizzazione previste in finanziamento Legge Obiettivo” Applicabilità 2007-2011. L’ANAS ha redatto ed approvato il progetto preliminare nonché redatto lo Studio di Impatto Ambientale dell’intero intervento. Il CIPE con delibera n. 103 del 28/09/2007 (pubblicata sulla G.U. SUP n.123 del 13/05/2008) ha approvato il progetto preliminare dell’intero intervento per un importo pari a € 1.234.754.242,86 ed un primo stralcio funzionale il cui costo è pari a € 690.779.074,92. Per tale 1° stralcio funzionale, composto da una tratta sud (da inizio lotto - sv. di Sibari al km 18+500 - sv. di Trebisacce) e da una tratta nord (dal km 31+500 - allaccio funz. presso Amendolara al km 38+000 - fine lotto), per complessivi 25 km, il CIPE con la delibera 103/07 assegnava un contributo pari a 154,430 milioni di euro a valere sulle risorse destinate all’attuazione del programma delle Infrastrutture Strategiche di cui all’art. 1, comma 977 della Legge n. 296/06 a completamento delle disponibilità finanziarie a quel momento programmate e pari a :
    • 271,35 milioni di euro a valere su fondi del QSN destinati alla Regione Calabria e imputabili al “Programma operativo nazionale reti e mobilità (PON)” 2007-2013;
    • 265,00 milioni di euro a valere sull'importo complessivo di 388,7 milioni di euro assegnati alla Regione Calabria nell'ambito delle “risorse Fintecna” di cui all’articolo 1, comma 1155, della legge n. 296/2006;
    Con successiva Delibera n. 30 del 27/03/2008 (pubblicata sulla G.U. n. 239 del 11/10/08) il CIPE assegnava i finanziamenti necessari al secondo stralcio funzionale di completamento il cui costo è pari a euro 543'975’167,94 e che si estende dal km 18+500 (svincolo di Trebisacce) al km 31+500 (allaccio funzionale in prossimità Amendolara) per complessivi 13 km. Successivamente, risultando disponibili solamente in parte i contributi legati alla delibera n. 103/07 (154.43 Ml€) ed avendo pertanto a disposizione un importo complessivo finanziato pari a circa 698,405 milioni di euro (154.430 – Del 103/07 +543,975 – Del. 30/08), il CdA Anas (delibera n. 161 del 30/10/08) autorizzava l’espletamento della gara per affidamento a Contraente Generale, subordinando la consegna dei lavori della parte non finanziata al reperimento dei fondi mancanti. Pertanto il Bando di Gara relativo alla progettazione definitiva, esecutiva e realizzazione dei lavori (DG 41/08) veniva pubblicato in data 24/12/08 sulla G.U. e nel dicembre 2010 venivano completate le procedure di gara per l’affidamento con aggiudicazione provvisoria all’ATI “Astaldi SpA – Impregilo SpA”. Prevedendo la stessa delibera CIPE n. 103/07 al punto 2.2 che la disponibilità dei fondi a valere sulle risorse destinate all'attuazione del programma delle Infrastrutture Strategiche di cui all’art. 1, comma 977 della Legge n. 296/06 (154,43 Ml€) fosse subordinata al perfezionamento delle procedure per l’ottenimento delle altre due fonti di finanziamento e vista l’indisponibilità, ad oggi, dei fondi programmati sia a carico del QSN sia delle “risorse Fintecna” nemmeno i fondi destinati all'attuazione del programma delle Infrastrutture Strategiche di cui all’art. 1, comma 977 della Legge n. 296/06 (154,43 Ml€) risultavano confermati. Per poter confermare i suddetti fondi è stata necessaria una nuova Delibera CIPE che consentisse di svincolarli dalle altre due fonti di finanziamento (QSN e “risorse Fintecna”) e di assegnarli definitivamente all'intervento. Per quanto relativo ai finanziamenti previsti dalla Delibera CIPE n. 30/08 (543,97 Ml€), anch'essi risultano confermati e disponibili. Pertanto l'aggiudicazione definitiva è avvenuta in data 23/12/11, e la stipula del contratto in data 12/03/2012; conseguentemente la consegna delle attività di progettazione è avvenuta in data 26 aprile 2012 e ad oggi il è in fase di completamento la redazione del progetto definitivo dell’intervento.
  2. Megalotto 4: Raccordo SS106 Sibari e SA-RC Firmo – ammodernamento della SS 534 come collegamento autostradale
    E’ stato completato ed approvato dall’ANAS in data 30/10/08 (delibera CdA n. 158) il progetto definitivo ed il relativo Studio di Impatto Ambientale ai fini del successivo avvio delle procedure approvative di Legge Obiettivo (compresa la valutazione di impatto ambientale) ai sensi del D. Lgs. 163/06 avvenuto nel mese di aprile 2009. A seguito delle richieste avanzate dagli enti coinvolti nel procedimento approvativo il progetto è stato aggiornato comunicando al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il conseguente incremento dell’importo dell’opera che dagli iniziali € 180.103.230,07 è passato a € 189.533.157,30. L’intervento, dallo sviluppo di circa 14 km, era inserito nel piano degli investimenti 2007-2011 a valere su fondi QSN 2007 – 2013, per un importo di 200,00 milioni di euro. Con Decreto Dirigenziale prot. n. 10288/R.U. del 27/09/2010 (che recepisce ed integra i precedenti n. 6650 del 16/06/2009, n. 12656 del 04/11/2009 e n. 1660 del 27/11/2009) il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Autorità di Gestione Programmi Europei e Nazionali Reti e Mobilità ha decretato il progetto in argomento ammissibile a finan-ziamento a valere sui fondi dell’Asse II del Pro-gramma Operativo Nazionale (PON) – Reti e Mobilità 2007-2013 . Sulla base di quanto previsto dal suddetto decreto e riportato nell'allegato 1 dello stesso, è previsto un finanziamento complessivo per l’intervento in argomento a carico del PON – Reti e Mobilità 2007-2013 pari a € 179.316.288,68. Pertanto, alla luce dei finanziamenti disponibili, dell’impossibilità da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a completare il finanziamento residuo, si è provveduto ad aggiornare nuovamente il Quadro economico dell’intervento rimodulando le somme a disposizione della Stazione Appaltante al fine di consentire rapidamente la conclusione delle procedure approvative in corso vista l’ipotesi, da parte dello stesso Ministero, a poter disporre, all’interno della delibera di approvazione CIPE, il riutilizzo dei ribassi d’asta per il finanziamento delle Somme a Disposizione decurtate e degli Oneri di Investimento ad essi legati. La delibera conclusiva di approvazione da parte del CIPE è intervenuta ad agosto 2011, pertanto, sono state avviate le procedure per l’affidamento dell’appalto con la pubblicazione del bando nel mese di dicembre 2011 al fine di dare avvio alla fase di prequalifica nelle more del prosieguo del procedimento concorsuale solo a seguito della pubblicazione della delibera CIPE sulla G.U.R.I., atto comportante l’apposizione del vincolo espropriativo e la contestuale dichiarazione di pubblica utilità. La suddetta delibera CIPE (n. 56/2011) è stata pubblicata sulla G.U.R.I. n. 59 del 10/03/2012. Gara aggiudicata definitivamente all’ATI VIDONI – CONSORZIO GRECALE. Attualmente sono in corso le attività di progettazione per il completamento del progetto esecutivo.

Spero che il burocratese sia abbastanza chiaro, a me non lo è per niente. Sembra però che le cose stiamo procedendo.

Da qui e solo da qui può ricominciare l'Alto Jonio, dalle strade..... poi si dovrà pensare a collegare adeguatamente le Montagne, sempre se qualche illuminato amministratore locale non voglia già iniziare ora a fare questo ulteriore importante passo.

Buona Discussione......  


domenica 23 giugno 2013

Montegiordano Paese: Diritto al Lavoro Vs Diritto al Riposo

Tempo fa riportavo la notizia dell'apertura di una pizzeria particolare a Montegiordano Paese, un pizzeria che porta nel nostro paesello la "pinsa romana", una pizza particolare che si cucina nella Capitale. Avevo parlato dei due ragazzi protagonisti dell'iniziativa come due coraggiosi rivoluzionari silenziosi, di quelli che amano fare e che rappresentano la speranza in posti come Montegiordano.

Da un po di tempo questi coraggiosi lavoratori sono al centro di una simpatica storiella di paese che mi va di raccontare perché fa capire alcuni motivi profondi della nostra atavica arretratezza. Mentre molti, credo la maggior parte, dei Montegiordanesi hanno accolto con favore la novità di una pizzeria al centro del paese, alcuni ben pensanti, emigranti che ritornano solo nei mesi estivi, vedono il loro bel giocattolo agostiano rovinato da un "chiassoso" locale proprio al centro del loro salotto estivo. 

Non possono riposare.  E mentre Carmen e Mauro cercano il modo di lavorare al meglio nei mesi di maggior affluenza, loro si preoccupano del silenzio perduto.

Immagino per un attimo gli stessi che a Montegiordano protestano sopportare con rassegnazione la bolgia infernale che magari si ritrovano sotto casa a Milano o a Torino.

A Montegiordano pretendono silenzio, completo deserto.

Trovo del tutto insensato questo atteggiamento. Innanzitutto credo che non ci sia posto migliore per riposarsi che Milano ad Agosto. Una città completamente deserta, vuota, silenziosa. Se cercate esclusivamente il riposo ad Agosto restate a Milano o a Torino o da qualsiasi altra parte, ma non pretendete silenzio nel centro storico di un paesello Calabrese che si affaccia sul mare. 

Restate a Milano se volete riposarvi in silenzio ad Agosto, ve lo consiglio. 

Inoltre chi protesta non ha nemmeno tanta memoria storica dei luoghi. Prima della pizzeria li ci stava una delle cantine più frequentate del Paese, e qualche lettore più grande dello scrivente potrà facilmente testimoniare le memorabili bisbocce che si susseguivano di continuo in quel locale. Come si fa oggi a pretendere silenzio assoluto nel centro storico di Montegiordano? Ricordiamoci un attimo chi siamo e in che luogo siamo.

Diritto al lavoro contro diritto al riposo è un falso problema, basta solo affrontare la cosa con rispetto reciproco dei ruoli, di chi lavora mentre altri riposano. 

Basta solo avere buon senso e rispetto.

Buona Discussione.


giovedì 20 giugno 2013

Montegiordano e le spiagge: sempre la stessa storia.



A parte alcuni lavori fatti dopo il campo sportivo per rendere più agevole il passaggio da un lato all'altro della piccola fiumara che scorre dietro l'ex Cementificio, ogni anno si ripete la stessa storia. Una storia di incuria che spingerebbe anche il più inguaribile ottimista alla rassegnazione.
Eppure non è tanto difficile comprendere l'opportunità di anticipare i lavori di spianamento della nostra spiaggia pietrosa. Anticipare i lavori di spianamento che generalmente vengono fatti a Luglio, con i relativi disagi per i pochi vacanzieri che ancora ci onorano della loro presenza. 
Lo spianamento della spiaggia andrebbe fatta al massimo nella prima settimana di Giugno, quando la stessa è ancora relativamente deserta. 

In questi anni non abbiamo certo avuto il pienone, complice una crisi globale che scoraggia chiunque a spendere. Ma nel nostro paesello alla crisi globale si aggiungono anche gli amministratori locali che rendono ancora meno appetibile le spiagge nostrane, agendo con una ignavia che non ha scusanti. 

Non ci resta che sperare che l'attivismo che ha spinto qualcuno a lavorare dopo il campo sportivo per rende più agevole il passaggio verso il camping possa risultare contagioso, rendendo più rapidi ed efficaci tutti i lavori di spianamento sull'intero arenile Montegiordanese. 




P.S.
Come al solito cliccate sull'immagine per ingrandire e leggere più agevolmente l'articolo di Alfano. 








lunedì 17 giugno 2013

Albergo Diffuso: Un esempio per l'Alto Jonio


Un esempio che l'Alto Jonio dovrebbe prendere in esame.....   vi allego di seguito quanto riportato dall'ansa. Un modello da copiare interamente per tutto l'Alto Jonio Cosentino. Abbiamo tutte le potenzialità per proporre una cosa del genere. 

Abbiamo anche le capacità necessarie per impegnarci in questo progetto??




riportato dall'Ansa
PESCARA - Un centinaio di borghi, frazioni e centri storici dell'Abruzzo, spesso dimenticati ed abbandonati, troveranno presto nuova vita e si trasformeranno in 'alberghi diffusi'. Per farlo scende in campo il Consiglio regionale, con un progetto di legge che ha per obiettivi la valorizzazione di aree ormai spopolate, la promozione di un'offerta turistica che spinga la crescita economica e la riscoperta del patrimonio culturale.
Il tutto prendendo a modello l'albergo diffuso di Santo Stefano di Sessanio - paesino dell'aquilano di origini romane - conosciuto in tutto il mondo ed ideato dall'imprenditore Daniele Kihlgren, che ha dimostrato come "lo sviluppo economico, turistico e culturale non avvenga attraverso il 'cemento', ma, al contrario, inibendo le nuove costruzioni". Il progetto di legge, presentato in conferenza stampa, è stato già depositato; ora inizierà l'iter legislativo in Commissione per l'approvazione in Consiglio regionale. Tra frazioni isolate, borghi e centri storici, dall'alta montagna, passando per la collina e fino ad arrivare al mare, la legge consentirà di riscoprire e valorizzare la storia, le tradizioni, la cultura e il patrimonio architettonico di aree spesso sconosciute.
In questo modo si darà una risposta alla nuova domanda turistica. L'albergo diffuso, d'altronde, più che un soggiorno rappresenta un vero e proprio stile di vita che coinvolge le comunità e le attività locali e che genera un significativo indotto economico. "La proposta – ha affermato il presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano – è concepita per offrire agli ospiti l'esperienza di vita di un centro storico, in luoghi esclusivamente storici, potendo contare su tutti i servizi alberghieri, quali accoglienza, assistenza, ristorazione, spazi e servizi comuni per gli ospiti, che alloggiano in case e camere a breve distanza tra loro". 
"Una legge – ha aggiunto – finalizzata ad assicurare il recupero dell'edilizia, favorire la vivibilità attraverso nuove forme di ospitalità e generare occupazione. L'auspicio, ora, è che, grazie a questa legge, molti imprenditori possano ripetere il modello vincente ideato da Kihlgren". "Quello che mancava - ha commentato Daniele Kihlgren - era proprio una legge che rendesse possibile un modello turistico che paga anche dal punto di vista economico e culturale. Quando, nel 1998, arrivai a Santo Stefano di Sessanio c'era una sola attività ricettiva, ora ce ne sono 25. C'era un solo negozio, ora ce ne sono una quindicina. Dopo 150 anni la gente ha ricominciato a tornare verso la montagna per trovare lavoro". 

giovedì 13 giugno 2013

Montegiordano negli occhi di chi non ci è mai stato.



Il dipinto qui sopra è di Carmela Zito, una signora che non è mai stata a Montegiordano ma che vive il nostro paese nei racconti del marito della figlia, Roberto Pontolillo, un architetto potentino che viene da sempre nel nostro paesello e che lo adora come tanti nostri ospiti estivi che ci onorano ogni anno con la  loro presenza.

La Signora Zito vive il paesello Jonio nei racconti del genero, e nelle foto che lo stesso riporta a Potenza ritornando dall'estate Calabrese. Osservando queste foto l'artista ridipinge il castello così come lo immagina, come lo sogna. 

Il dipinto infatti viene percepito in modo strano da chi conosce bene il luogo. Si riconosce immediatamente la sagoma del nostro più importante edificio, ma sicuramente il luogo non è proprio lo stesso di quello riportato, una caratterista che rende ancora più suggestivo il disegno della Zito. Un castello che sicuramente è quello Montegiordanese ma che vive in una Montegiordano che esiste solo nella fantasia pura  di una sognatrice.

Molto bello. Vorrei che l'autrice possa un giorno visitare i posti che descrive in modo così particolare.

Buona Discussione.



martedì 11 giugno 2013

Montegiordano che rinnega i figli suoi. Liuteria Jonica Corrado.... Rocca Imperiale


Invito i lettori a visionare il video realizzato dall'associazione Lausberg, che allego sopra. Un video che mi inorgoglisse, perché conosco gli artisti del legno che hanno messo su questa splendida realtà, ma che allo stesso tempo mi indigna. Mi intristisce la consapevolezza che il mio paesello ha perso un'altra bella occasione, rinnegando un ragazzo Montegiordanese che ha fatto di tutto  per tornare da una lunga esperienza d'emigrazione. 

Marco viveva da tempo a Parma, aveva un buon lavoro, una casa, un futuro nella città Emiliana che l'aveva accolto. Ma Marco voleva tornare, aveva un altra idea, voleva fare altro. Voleva costruire strumenti musicali. 

Marco voleva fare il Liutaio. Voleva costruire strumenti della tradizione popolare meridionale e voleva farlo nel paesello adagiato sullo Jonio dove era cresciuto.
Lascia tutto quello che aveva a Parma: una casa di proprietà, un lavoro sicuro e una vita definita. Scende giù a Montegiordano e inizia a fare quello che gli piace, con il legno e le vernici, aiutato dal padre che condivide la sua stessa passione. 

Lascia una vita certa per l'incerto. Marco è un Pirata, uno di quelli a cui piace navigare in mare aperto e che odia i porti sicuri. 

Marco non ha chiesto niente a nessuno quando inizia a modellare i suo oggetti magici, ma qualcuno si propone con soluzioni diverse: una bottega in una casa comunale, dove magari fare anche corsi per condividere la sua arte a chi si vuole avvicinare ad un mondo antico e interessante.  

A questo punto si spreca il numero dei novelli benefattori pubblici: sembra che ci siano stabili comunali pronti ad accogliere la Liuteria Jonica Corrado e Marco già accarezza l'idea di una sua bottega proprio nel suo amato paesello. Passano i mesi..... la tattica è sempre quella........ i tempo fa dimenticare, soprattutto le promesse.

Il video già anticipa come va a finire questo sogno. Dopo anni di promesse vane sarà impossibile per Marco aprire la sua bottega a Montegiordano perché non c'è nessun luogo comunale da mettere a disposizione per la liuteria, sebbene gli stabili a disposizione non manchino. Marco viene avvicinato quindi da altri amministratori, forse più lungimiranti si quelli Montegiordanesi,  che comprendono immediatamente l'importanza di mettere in piedi una cosa del genere: Ferdinando Di Leo, Sindaco di Rocca Imperiale, non si fa scappare l'occasione e trova subito il luogo adatto ad accogliere non solo Marco Corrado e la sua liuteria ma anche Luca Ferrara e le sue zampogne. 

L' unica richiesta di Ferdinando è che la liuteria porti il nome di Rocca Imperiale, e gli strumenti siano marchiati usando il nome del paese dove ha sede la Liuteria.

E a Rocca abbiamo oggi la  Liuteria Jonica Corrado. Mi preme sottolineare che quanto scritto non è stato in alcuna maniera concordato con Marco o con qualcuno a lui vicino.  A Montegiordano spesso occorre ribadire anche l'ovvio.


Buona Discussione. 


venerdì 7 giugno 2013

Amendolara.... Canna... Montegiordano

Sulle pagine di questo blog spesso ho citato l'amministrazione comunale di Canna come una di quelle che apprezzavo di più del nostro Alto Jonio. Dal punto di vista amministrativo cerco di non farmi influenzare da etichette che stanno dimostrando un certo limite nel sintetizzare un racconto politico che non si fa più ingabbiare da appartenenze vecchie come il secolo scorso. 
Alberto Cosentino come amministratore non mi dispiaceva: penso sia stato uno dei sindaci più dinamici del nostro territorio, anche se le ultime amministrative hanno bocciato la lista che ne voleva perpetuare l'esperienza politica.  Non sono quindi le diverse vedute sull'idea generale che possono limitare il giudizio particolare sull'amministratore locale. 

A parte le personalissime opinioni su Alberto, a Canna è cambiato qualcosa, così come sta cambiando il vento sull'intero Alto Jonio. La gente vuole sentire qualcosa di diverso, vuole sentirsi parte di qualcosa di diverso. Il racconto Politico sta cambiando: è cambiato ad Amendolara, dove qualcuno si è dovuto tristemente rassegnare all'impossibilità di perpetuare una dinastica, e cambiata a Canna e dovrà cambiare anche a Montegiordano. Non penso che quello che è successo a Canna e ad Amendolara siano solo frutto di situazioni strettamente locali. Penso, o spero, che siano invece espressione di volontà di cambiamento.

Fra un anno si vota anche a Montegiordano. E si voterà anche ad Oriolo, a Roseto e se non erro anche a Nocara. Possiamo tutti insieme raccontare qualcosa di diverso, facendo ognuno la propria parte.

Possiamo essere protagonisti di un racconto diverso, di una favola diversa, quella della Cenerentola della Calabria che diventa principessa. 

Manca un anno.

Buona Discussione.


mercoledì 5 giugno 2013

NO TRIV: Petizione





Petizione NO TIV. Firma on line. Non è rigoroso ma aiuta.

Clikka qui.....


martedì 4 giugno 2013

domenica 2 giugno 2013

Montegiordano: Fattoria Ellenistico-Lucana. Foto e Ricostruzioni

Ringrazio la Dottoressa Teresa Loprete per avermi gentilmente concesso di pubblicare il materiale fotografico che vedete di seguito sulla Fattoria Ellenistica sita in Montegiordano in località Menzinara. Alcuni giorni fa ho pubblicato una interrogazione parlamentare sulla Villa in Oggetto. Mi sembrava opportuno quindi sottolineare, grazie all'ottimo lavoro fatto dalla Dottressa Loprete, quale tesoro abbiamo sulle nostre belle colline Montegiordanesi. 

Un tesoro abbandonato a causa dell'egoismo di alcuni. Qui ci vivevano Montegiordanesi prima che nascesse Cristo.

Buona Discussione.

Ricostruzione Alzato
Pianta

Pressa in arenaria (m. 1.40x1.10)


Fase di scavo. In secondo piano, pressa e pyithoi