sabato 26 novembre 2011

Eolico..... Fine.


Credo che sia giusto che i Montegiordanesi sappiano a causa di chi saranno costretti a vedere le pale eoliche sulle colline intorno al nostro paesello, e anche dentro il nostro paesello, senza per altro ottenere nemmeno un euro dalle aziende costruttrici, come invece faranno i nostri paesi vicini.

Vi allego sopra la mozione sovietica che vuole porre un definitivo niet ad un progetto che per un piccolissimo paesello potrebbe fare la differenza. La mozione è stata approvata, quindi non si parlerà più di eolico a Montegiordano. Di seguito i nomi dei consiglieri e il loro voto. Vi ricordo che votando a favore della mozione allegata sopra ci si esprimeva contro la costruzione di una centrale eolica.

Francesco La Manna - Ha votato CONTRO la costruzione di una centrale eolica.
Rocco Basile - Ha votato CONTRO la costruzione di una centrale eolica.
Mario Vuodi - Ha votato CONTRO la costruzione di una centrale eolica.
Carmelo Panno - Ha votato CONTRO la costruzione di una centrale eolica.
Caterina Pistocchi - Ha votato CONTRO la costruzione di una centrale eolica.
Rosa Ruscelli - Ha votato CONTRO la costruzione di una centrale eolica.
Antonio Mundo - Ha votato CONTRO la costruzione di una centrale eolica.
Carmela Maradei - Si è astenuta.
Carlo Salvo - Favorevole alla costruzione di una centrale eolica.
Rocco Introcaso - Favorevole alla costruzione di una centrale eolica.
Pino Migneco - Favorevole alla costruzione di una centrale eolica.
Domenico Acciardi - Favorevole alla costruzione di una centrale eolica.
Rocco La Volpe - Favorevole alla costruzione di una centrale eolica.


Facile a dirsi ecologisti..... vicini all'ambiente e alle problematiche energetiche che spesso impongo di fare delle scelte difficili. Scelte che a parole siamo tutti disposti a fare. Poi però subentra la politica. 
Una maggioranza in bilico costringe un amministratore di un piccolo paesello a prendere delle decisioni incoerenti con quello che va predicando da anni, oppure una seggiola da assessore fa cambiare idea a chi si vede già comodamente seduto. E allora è inutile sparigliare le carte.... meglio che tutto segui liscio, senza incidenti. Le ragioni della politica sono più forti di quelle che impongo coerenza. 
Come vado ripetendo ormai da anni, dire no è di una semplicità mostruosa, non comporta nessun impegno, nessuna visione, nessuna presa di posizione. Il no invece è semplice, negare è definitivo, non esige la necessità di progettare a lungo periodo, è una scelta più semplice. Troncante. Non serve coraggio a dire il tipo di No espresso in consiglio sulla centrale eolica.

A parte gli scenari da bassa politica Montegiordanese (credo che sia più interessante una partita di risiko che discutere di Politica Montegiordanese) volevo un po soffermarmi sul contenuto della mozione comunista. 

I bolscevichi dicono no all'eolico perché il capitale sociale dell'azienda è irrisorio...... ma non mi risulta che il comune sia in affari con la Wind Power!!!!!  A che diavolo ti serve un capitale versato di un certo tipo??? Il capitale versato è garanzia quando ti impegni in prima persona in un progetto del genere.... ma qui stiamo parlando di costo zero per Montegiordano. Lo scenario peggiore, in caso di fallimento della Wind Power, sarebbe quello di non riceve più nessun finanziamento dalla stessa. Insomma, si parte da niente e si arriverebbe a niente. Dicendo no a prescindere ci poniamo direttamente nel caso peggiore.  Passiamo avanti....

I bolscevichi dicono no all'eolico perchè ci sarebbero indagini della magistratura su questo tipo di affare.... e qui se fossi un dirigente della Windpower un po mi sarei incarognito.... ci sono indagini su questa azienda che io non conosco???  Se si quali??? 
Il concetto espresso da Panno nella mozione fa rabbrividire perché nega gli sforzi che da anni coraggiosi uomini di stato e privati cittadini fanno contro le mafie. Se si sceglie in piena autonomia e democrazia di impegnare una comunità in una certa opera, sia essa il faraonico ponte o un paio di pale su una collina calabrese, questa opera si deve fare nonostante le mafie!!! La scelta se fare o meno qualcosa deve essere dettata dall'opportunità e dall'utilità dell'opera, il contesto mafioso deve essere visto come un ostacolo da superare. Se non si accetta questo semplice concetto, le mafie hanno vinto, gli abbiamo concesso di controllare la nostra vita! Questo non è un concetto di Destra, di Sinistra o di sbieco........  Anche compagni di Carmelo Panno, come Peppino Impastato credo che la pensassero così, allo stesso modo di gente magari più vicina alle mie idee come Paolo Borsellino. Questi hanno avuto il coraggio di operare a prescindere dalla mafia. Sono Eroi e sono morti come tali. Non credo che per piantare un paio di pale eoliche servano questo genere di eroi......  Il riferimento alla Mafia in questo caso appare quindi piuttosto fuori luogo. Passiamo oltre....

I bolscevichi dicono no all'eolico in base all'Ignavia del consiglio comunale del 22/04/2007.  Dante mise questo genere di persone nell'anti-inferno a ragion veduta.  Sono coloro i quali non prendono decisioni, ne in un senso e ne in un altro. Quella non decisione fu presa proprio dagli ignavi amministratori Montegiordanesi che, per non infastidire il soviet locale, preferirono non prendere alcuna decisione sull'argomento.  E qui ci ricolleghiamo alla legge obiettivo.... se nel 2007 i nostri amministratori non avessero peccato tanto da meritare l'anti-inferno dantesco, probabilmente avremmo superato il problema della legge obiettivo, così come hanno fatto i nostri vicini che invece beneficeranno delle royalties di cui si parla nella mozione sovietica. Approvando oggi una mozione di segno opposto a questa forse si poteva accedere ad alcuni canali per quelle amministrazioni che facilitano l'insediamento di questo genere di impianti. Ormai si può solo ragionare per probabilità.... a causa del peccato di ignavia di chi ci ha amministrato.

I bolscevichi dicono no all'eolico perché la regione Calabria esporta il 30% dell'energia che produce......  A parte che questo dato è tristissimo perché certifica che in Calabria non emigrano solo giovani in cerca di fortuna ma emigra anche l'energia, vorrei ricordare che questo dato è raggiunto con l'apporto fondamentale di centrali, come quella di Rossano, che saranno probabilmente riconvertite a Carbone e che già oggi bruciano olio combustibile. Strana razza di ecologisti quelli che non cercano di sostituire il carbone con il vento. Se un giorno la Calabria che sognamo sarà forte e dinamica come mi auguro io che da qui non mi schiodo, spero che quel dato del 30% venga riconfermato al contrario... Spero cioè che la mia regione sarà costretta a importare un 30% di energia prodotta magari grazie al vento, all'acqua e al sole. Il Carbone lo mettiamo nelle calze dei sovietici passatisti. 

Mi sono dilungato troppo....... in funzione all'ultima parte della mozione comunista, aspetto con ansia che mi dicano quale sarebbe questo modello di sviluppo per Montegiordano incopatibile con un centrale eolica. Su questo non posso argomentare per assoluta e manifesta ignoranza. 

Quando mi renderanno partecipe di questo modello e quando lo paleseranno anche nei confronti degli altri Montegiordanesi, avremo modo di discuterne. 

Buona Discussione.




venerdì 25 novembre 2011

Maradei - sull'Ospedale.



Carmela continua a ricordare la faccenda del Chidichimo....  apprezzo molto l'impostazione comunicativa della dottoressa Maradei che, al contrario di altri, è sempre costruttiva e poco demagogica.

D'altra parte la demagogia è l'arte prima del politico (con la p minuscola), mente lei è innanzitutto un Medico.

Buona Discussione e buona lettura.


martedì 22 novembre 2011

Montegiordano - Consiglio Comunale


Vi allego il documento che richiama al prossimo consiglio comunale di domani, 23 Novembre. I punti all'ordine del giorno fanno pensare ad uno di quei consigli interessanti, per quanto possa essere interessante la vita politica stantia del nostro piccolo centro Jonico.

Cercherò di fare il punto dei punti..... il terzo argomento all'attenzione dei convenuti sarà quello relativo ai all'annosa questione dell'ospedale di Trebisacce che ormai più che un problema sta diventando una commedia. Invece di risolvere la questione ho l'impressione che ci si diverta a parlarne. 
Nello stesso tempo si prenderà, spero, una decisione sul trasferimento della guardia medica dai locali presi in affitto dal'ASL sulla 106 in Marina ai più comodi ambulatori appena ristrutturati di Montegiordano Centro. Vita Energia Futuro ha organizzato una precisa petizione per invogliare La Manna a portare fino in fondo una decisione presa dalla sua stessa maggioranza. Ho riportato su questo blog i risultati della petizione, proprio nel post precedente a questo che state leggendo.

Il quarto.... beh... il quarto punto riguarda il sempre contestato parco eolico. Nella precedente puntata della tragicomica vicenda, i nostalgici sovietici avevano ottenuto un rinvio, forse questa volta riusciranno a votare contro. Per chi fosse rimasto indietro, date un'occhiata qui.....   forse vi riesce di seguire la cosa.... e di spiegarla a anche a me che la raccontando.

Il quinto punto...... il quinto punto viene fuori dalla richiesta di chiarimenti dei consiglieri afferenti a Vita Energia Futuro a riguardo dell'acquisto di un mezzo per la raccolta dei rifiuti che, a quanto affermato dai consiglieri di opposizione, non potrebbe adempiere ai compiti per i quali è stato acquistato (con i soldi dei contribuenti). Anche in questo caso, se siete così masochisti da voler approfondire l'argomento, date un'occhiata a questo mio post.  

Vabbù......... nell'altro punto ci sono gli avvocati che protestano perché non gli va di fare quattro passi..... poverini. Magari hanno anche ragione, ma io protesterei più per procedure antiquate ed eterne, scarsa informatizzazione ed eccessiva burocratizzazione delle procedure, specialmente quelle civili, che costringono il cittadino a fare riferimento sempre più spesso ad avvocati e azzeccagarbugli vari..... Con quelle però un avvocato ci vive, forse non gli conviene protestare.

E Vuodi..... giorni fa Rocco Basile si è dimesso, dando spazio a Mario Vuodi come suo successore. Non vi nascondo che la cosa mi fa piacere: avremo almeno un interlocutore che eviterà di definire chi sta all'opposizione un cittadino diverso. Mi riferisco a quel "tu non sei un cittadino normale" pronunciato in un assemblea pubblica che che ho relatato qui. Sono convinto che il dialogo con l'opposizione migliorerà con Vuodi in giunta. Ne sono convito perché Mario ha già dato prova di una certa propensione alla collaborazione, ne è esempio la perfetta sinergia di forze fra la confesercenti e l'allora consigliere durante l'ultima sagra delle fave e dei piselli.

Il consiglio è servito...... Buona Discussione.




venerdì 18 novembre 2011

Firme per la Guardia Medica - Conclusa la Petizione

Vita Energia Futuro ha appena concluso la petizione per agevolare il passaggio della guardia medica dalla più agevole SS106 in Marina al più disagiato centro storico in Paese. Un impegno già sottolineato con un post su Marina Jonica, dove elencavo i motivi che hanno spinto  i sostenitori di VEF a chiedere una firma tutt'altro che scontata, specialmente per quei Montegiordano che, vivendo in Marina, hanno sempre avuto a disposizione un presidio medico. Oggi molti di loro hanno invece firmato convinti che ha volte occorre mettere da parte comode situazioni  di vantaggio a garanzia di chi si trova a vivere situazioni di disagio maggiori.

E Vita Energia Futuro ha raccolto ben 252 firme che sono state consegnate in comune giorno 15 Novembre. Un impegno che va sicuramente sottolineato e incoraggiato perché oggi viviamo nel tempo del menefreghismo, del tanto peggio tanto meglio..... di chi vorrebbe cambiare il mondo ma preferisce fare la rivoluzione comodamente dopo pranzo, di chi critica ma è troppo pigro per agire.
Ci sono poi quelli che amano filosofeggiare: una strana razza di personaggi. Si perdono in conversazioni infinite sui grandi sistemi dimenticando di abbassare lo sguardo verso quello che c'è qui, sulla terrà, proprio ad un passo dal loro alto sentire.....  gente che davanti ad una birra in un posto ormai dimenticato crede di avere la soluzione a tutti i grandi misteri del nostro mondo.... salvo però evitare di prendere posizione su robe spicciole, magari inutili in confronto ai giganteschi problemi che lo assillano ma che possono fare la differenza nella piccola comunità in cui vive. 
Una strana razza di personaggi, una strana razza di rivoluzionari.

Oggi i volontari di VEF hanno dimostrato di non appartenere a suddetta genia, di avere un DNA differente. I grandi sistemi lasciamoli a lor signori, al rivoluzionario con la birra in mano: a noi interessa Montegiordano. Battersi per una cosa giusta nel proprio paesello è importante, coraggioso e altruista. Non sarà "figo" come il radical chic che parla da novello pensatore, ma è sicuramente più utile ed eroico.

Vita Energia Futuro sta cercando di portare avanti altre iniziative come questa: il Rovescio ad esempio, un  giornalino sia cartaceo che on line a rappresentare la voce ufficiale del movimento, le giornate ecologiche e gli incontri che settimanalmente vedono impegnati tanti giovani intorno ad un tavolo per discutere di come affrontare il declino odierno di Montegiordano e come supportare al meglio i nostri rappresentanti in consiglio comunale. Quanto un volontario vi offrirà una copia del Rovescio pensate che lo sta facendo solo per amore verso il suo paesello......   

Ora la domanda......   voi che razza di cittadino siete????? Quella del rivoluzionario con la pancia piena e la birra in mano, o quella del volontario che vi chiede la firma per permettere ad un piccolo paesello di collina di avere un presidio medico permanente???

Le iscrizioni a VEF sono sempre aperte....basta farne richiesta.


Buona Discussione...... e da oggi Marina Jonica si riapre agli anonimi (speriamo bene).

giovedì 17 novembre 2011

Di Rovescio.....

Il volantino di propaganda politica Montegiordanese, seguito dall'opposizione in consiglio, sta diventando un interessante appuntamento per i nostri compaesani che vogliono conscere il punto di vista di chi vorrebbe provare a precorrere strade diverse.

Il Rovescio è arrivato alla sua settima uscita: un appuntamento importante, per lo più cartaceo, come si faceva alla vecchia maniera.......  con volontari che si occupano di distribuire la copia sul territorio, nei bar e a volte anche direttamente nelle case di chi è interessato a leggere una voce alternativa. Oggi vi propongo la lettura di questo volantino, seguendo la sua copia on line che per una volta è solo si supplemento ad un'iniziativa che vuole essere principalmente cartacea.

Gli articoli, come di consueto, sono due....... Potete leggerli entrambi on line. Qui vi riporto il secondo perché si ricollega ad un argomento già trattato su Marina Jonica e che quindi il lettore può incrociare al fine di verificare come i ragazzi di San Basile, in provincia di Cosenza, abbiamo affrontato la sciagura dello spopolamento e come questa piaga stia ormai minando la sopravvivenza stessa dello nostro piccolo centro Jonico. 

Di seguito l'artico, dove si parla di attività che chiudono, di gente che va via..... che muore.  Mi piace come è impostato il ragionamento che vien fuori da queste righe perché credo che non si stiano attribuendo colpe specifiche a qualcuno in particolare ma si sta cercando solo di analizzare il problema per alimentare una discussione costruttiva sull'argomento e proporre strade virtuose che diano almeno speranza ad una comunità. L'atteggimaneto giusto nel risolvere un problema non credo sia quello di scovare e punire il colpevole, ma di cercare una soluzione.

Buona lettura e Buona Discussione........

........tratto dal Rovescio.
Come un ritornello quotidiano, si diffonde nell’aria sempre più incessante la consapevolezza che l’Italia è in profonda crisi economica. E’ accompagnata nel drammatico destino di declino dalle Regioni, dalle Province, e, più amplificato che mai, nei Comuni. Montegiordano è un piccolo ma veritiero esempio della grande crisi che attanaglia la società contemporanea. A parte la situazione del bilancio comunale più volte esaminata e sempre in più grave affanno visti gli sprechi, le minori entrate e le maggiori spese di questa amministrazione, ciò che inizia a preoccupare ulteriormente è la crisi evidente del tessuto economico commerciale del nostro Paese. Si sa che quando negozi e attività produttive espongono il cartello ‘AFFITTASI’ o ‘IN VENDITA’, qualcosa di serio lo ha determinato. Così è successo nel passato per molti esercizi, e così accade oggi con 11 attività commerciali montegiordanesi che attualmente sono in vendita o diventeranno stagionali oppure saranno date in affitto o hanno già chiuso i battenti da poco tempo. Come per l’aspetto demografico, nascite zero e morti più che costanti, circa 30 decessi all’anno, così stanno soffocando anche le nostre attività commerciali, molte delle quali vivono basandosi sui provvidenziali 15 giorni di agosto. Un esempio su tutti: lo storico Lido Garden, che negli anni ‘70 era la prima industria del turismo a Montegiordano con servizio ombrelloni sdraio e cabine spogliatoio, la prima discoteca di tutto l’Alto Jonio, una delle prime pizzerie, la prima passerella di sfilate di moda, incontri di pugilato e musica dal vivo. Il Lido Garden, per l’appunto, sta per essere venduto o ceduto in affitto. Vita Energia Futuro esprime tutta la vicinanza al proprietario Maurizio che ha creduto ed investito gran parte della sua vita nel nostro Paese e che oggi sembrerebbe prendere una decisione importante. Riassumendo, quindi, una semplice ed elementare analisi della situazione, la stessa, farebbe prevedere un trend che porterà inevitabilmente Montegiordano, nell’arco di 20 anni, a diventare un paese di poche centinaia di anziani soli e senza alcun servizio primario. Il Gruppo Consiliare di Opposizione, VITA ENERGIA FUTURO fonda la propria ragion d’essere su punti di forza che concretamente farebbero la differenza con l’attuale Amministrazione di Montegiordano. Innanzitutto sul piano relazionale: conoscere meglio coloro che sono accomunati dalle stesse motivazioni per valorizzare le potenzialità di ciascuno; dialogare costantemente per fare squadra per essere efficienti ed efficaci; innovare e mettere al passo con i tempi tutto il sistema di relazioni e di comunicazioni. In secondo luogo, sul piano operativo: mettere al servizio dei cittadini dei punti di riferimento concreti, risolutivi e competenti, in termini sia di mezzi (ad esempio informatici), che di esperti specializzati in settori di rilevanza per lo sviluppo di un progetto o di un’idea ( ad esempio formatori ed informatori nella progettazione e nella realizzazione di iniziative a scopo imprenditoriale.) Tanto altro potrebbe quantomeno stimolare chi vive qui a Montegiordano a non lasciarsi scoraggiare dal diffuso ‘c’è poco da fare’, ma dal sentirsi incentivato e spronato a mettere in campo, in maniera intelligente, quanto è possibile per vivere con lungimiranza questa difficile sfida del nostro tempo. E la Politica, o quello che di buono ne rimane, potrebbe fare davvero la sua parte in tutto ciò!

martedì 15 novembre 2011

Alto Jonio: I Futuristi si Organizzano


E i Futuristi si organizzano anche nell'Alto Jonio Cosentino. Un augurio al mio amico Michele e agli altri dirigenti e rappresentanti Finiani dell'Alto Jonio cosentino. Il compito di rappresentare il nostro modo di vedere le cose, la nostra visione del mondo, nell'Alto Jonio Cosentino non è missione da poco. Ma gli uomini citati nell'articolo che vi propongo sono all'altezza del compito.

E a Montegiordano????  I tempi per una cosa del genere non sono maturi. La gente nel nostro paesello è scoraggiata dalla stessa parola "Politica", dai suoi riti e dagli attori che ne raccontano le storie.... ne hanno ribrezzo, si sentono così traditi da non distinguere più chi propone sempre le stesse salsine insipide da chi invece vorrebbe una sorta di rivoluzione nei modi di fare e di pensare.

Per ora va bene così........    bisogna aspettare. Non si può sempre pretendere il coraggio dei visionari, a volte occorre la calma dei saggi.

Buona Discussione.

lunedì 14 novembre 2011

Treni. Comunicato Stampa UDC.



Rilancio il comunicato stampa UDC in relazione ad una imminente soppressione di Treni con origine e destinazione le città Calabresi. Probabilmente storie come quella di Betta Farina sono destinate a ripetersi.

Buona Lettura.

                                                                                 COMUNICATO STAMPA
Trenitalia taglia i treni calabresi: l’Udc contraria.
Il capogruppo consiliare Dattolo ed il suo vice Gallo chiedono l’intervento della Giunta regionale:
«Avviare subito un confronto su scelte che decretano l’isolamento della Calabria».


Decine di treni, da e per la Calabria, cancellati. Letteralmente soppressi. Scomparsi dall’orario invernale che Trenitalia s’appresta a rendere esecutivo. Risultato: raggiungere le località calabresi, o partire da queste alla volta delle città del centro e del nord Italia risulterà ancor più difficile se non impossibile, alla luce dei tagli già imposti negli anni passati. Ma l’Udc non ci sta, e annuncia battaglia. «In un periodo di grave crisi per l’economia nazionale, avvertita in maniera ancor più stringente nelle regioni del Meridione», dicono il capogruppo consiliare Alfonso Dattolo ed il suo vice Gianluca Gallo, «Trenitalia, società privata che però opera in regime di sostanziale monopolio contando peraltro su significativi finanziamenti pubblici, sceglie di far sparire dai suoi orari decine di treni, tutti accomunati dall'avere come punto d’origine o di arrivo le città calabresi. Per una Regione che sconta un’antica carenza infrastrutturale, già costretta all’isolamento da una rete ferroviaria non elettrificata ed a binario unico, oltre che dagli interminabili lavori lungo l’autostrada, dal mancato adeguamento della statale ionica 106 e dalla mancata realizzazione delle trasversali interne, si tratta di una scelta che assume contorni che vanno ben al di là della pure legittima decisione imprenditoriale», traducendosi per contro, aggiungono Dattolo e Gallo, «in una misura che va ad ingigantire l’isolamento della Calabria dal resto d’Italia, con gravi e negative ripercussioni non solo per i cittadini, ma anche per comparti economici di primo piano, quali l’agricoltura ed il turismo, pesantemente ed ingiustificatamente penalizzati». E ciò soprattutto per l’area ionica calabrese, da sempre del tutto sprovvista di reti di grande comunicazione e servita da una linea ferroviaria antiquata e vittima di ripetuti tagli e depotenziamenti. «A fronte di questa situazione – chiosano i vertici del gruppo consiliare regionale dell’Udc – ferma sarà la nostra protesta istituzionale. Abbiamo interessato il nostro gruppo parlamentare, ma in occasione dell’imminente seduta del Consiglio regionale chiederemo all’Assemblea ed all’Esecutivo, che peraltro attraverso il presidente Giuseppe Scoppelliti ha già anticipato l’intenzione di muoversi in tal senso, di impegnarsi per favorire la ricerca di soluzioni e l’avvio di un confronto che coinvolga anche il Governo nazionale: 150 anni dopo l’unificazione dello Stato italiano, la Calabria non può essere considerata ancora, nei fatti, come una mera espressione geografica».
Reggio Calabria, 14 novembre 2011

On.le Alfonso Dattolo
On.le Gianluca Gallo

sabato 12 novembre 2011

Le case di San Basile


Su segnalazione di Enzo Arcuri, vi propongo la soluzione del piccolo comune Calabrese di San Basile , piccolo centro del Pollino, all'annoso problema dello spopolamento dei centri montani (e non solo quelli).

L'iniziativa è descritta, credo abbastanza bene, nel pezzo del tg3 Calabria che riporto all'attenzione dei lettori. Il Sindaco del piccolo centro del Pollino è riuscito con questa iniziativa ha raccogliere l'attenzione del Fatto Quotidiano ma anche anche del Financial Time che ha definito l'azione dell'amministrazione "rivoluzionaria". In pratica si basa su una semplice piattaforma on line che permette di  mettere in contatto venditori e compratori degli immobili. In questo modo di può vendere a prezzi bassissimi locali che ormai sono disabitati: gli stessi proprietari probabilmente non vedono l'ora di disfarsi di case che non usano più, mentre altri sono interessatissimi ad acquistare un pezzo di paradiso ai pendici del Pollino. Il sito (http://www.unacasaasanbasile.com/) messo in piedi dal Comune non fa altro che fornire il primo punto di contatto, poi il tutto segue l'iniziativa privata fra le parti.  In questo modo si incentiva non solo l'uso turistico del paese, altrimenti in decadenza, ma anche il suo rilancio come centro vitale. Vi propongo, a tal proposito, un estratto delle dichiarazioni del Sindaco di San Basile ai giornalisti del Fatto 
"Sul punto però, il sindaco Tamburi non sembra preoccupato e anzi rilancia: “Ad oggi, l’80% dei nuovi compratori ha chiesto di diventare cittadino di San Basile e inoltre la scuola del paese, a rischio chiusura per il basso numero di iscritti, ha registrato un aumento delle iscrizioni”. 
Una cosa che ci tocca da vicino....le nostre scuole Montegiordanesi non sono  messe certo meglio di quelle dei piccoli centri montanti come San Basile....

Il problemi sono simili, la differenza sta nella capacità di cercare soluzioni alternative a problemi che ormai stanno diventando metastasi.

Buona Discussione.......

venerdì 11 novembre 2011

Orlando Furioso - Rocca Imperiale rilancia....


Ecco..... la conferenza stampa che lancia il progetto fortemente voluto dal Sindaco futurista di Rocca Imperiale. Ne avevamo già parlato in questo articolo di Marina Jonica, e oggi vi propongo l'invito alla conferenza-lancio di questa splendida iniziativa che vuole il Castello Federiciano rocchese come nuovo teatro per una delle opere più belle dell'ampio panorama culturale italiano.

Se si vuole..... si può....anche da noi, anche nell'Alto Jonio Cosentino. Rocca insegna.....

martedì 8 novembre 2011

Proloco e Commercianti.

Come pubblicizzato sul sito della Proloco (www.montegiordanoproloco.org), l'associazione locale sta cercando di iniziare un percorso virtuoso di collaborazione con i commercianti Montegiordanesi al fine di individuare strade comuni.
Nell'assemblea verrà proposto l'adesione ad un piccolo progetto proloco, quello di costruire una pagina in rete, sul sito del'associazione, che servirà per raccogliere e pubblicizzare le attività locali.
Poca cosa rispetto a quello che servirebbe per cambiare le sorti del commercio Montegiordanese, ma l'associazione Proloco cerca di fare quello che può con gli strumenti che ha a disposizione. 

Nelle feste organizzate l'anno scorso, molti esercenti Montegiordanesi si erano lamentati, legittimamente,  che alcuni materiali non erano stati acquistati nelle attività locali. Il Secondo punto programmatico nell'assemblea di domenica prossima vuole proprio risolvere questo genere di problemi, cercando di trovare un punto di incontro fra le esigenze dell'ente proloco che,  non avendo molti fondi a disposizione, a volte è costretta a rivolgersi alla grande distribuzione, e quella dei gestori della nostra piccola realtà locale che si aspettano che l'ente in difesa della cultura del territorio valorizzi lo stesso anche sul lato economico. Come è giusto che sia......

Buona Discussione.... e spero sia buona specialmente domenica.






domenica 6 novembre 2011

Elisabetta Farina e le Ferrovie.



Oggi propongo al lettore un articolo di Elisabetta Farina, nostra compaesana che lavora fra Montegiordano e Roma. Per Professionisti come Betta un mondo dinamico, veloce, dove le idee e le persone viaggiano su vettori adeguati, diventa una priorità. Una condizione importante per lavorare e vivere pienamente il nostro tempo.

Betta si lamenta, in questo articolo pubblicato sul Quotidiano della Calabria, dei disservizi ormai leggendari della linea ferroviaria Jonica che sembra ormai così abbandonata da apparire simile a quelle strade ferrate da pionieri che si vedono di solito nei vecchi film western. L'articolo è interessante perché riporta, nella sua narrazione fiabesca, anche numeri riguardanti orari e disservizi sui quali il lettore può agevolmente farsi un'idea di cosa voglia dire vivere nella Calabria delle Calabrie: l'Alto Jonio Cosentino.

L'articolo che vi propongo va letto insieme a quello scritto su Marina Jonica tempo fa, nel quale paragonavo il tempo impiegato per andare da Montegiordano a Cosenza con quello che un francese impiega per viaggiare da Parigi a Londra....  

Forse qualche ben pensante, convinto che le infrastrutture siano una cosa mandata dal demonio per irretire gli umani  e dannare gli spiriti, continuerà a pensare che sia meglio essere lenti e puri invece che veloci e dannati.... ma io voglio peccare, e voglio un mondo veloce dove le idee e le persone viaggino alla massima velocità possibile e sia normale fare la colazione a Montegiordano e  bere un caffè dopo un paio d'ore a Roma.  Se lo fa un Giapponese lo possiamo fare anche noi!!

Buona Discussione.

venerdì 4 novembre 2011

Mannaggia.... mi hanno fatto democristiano!!!


Sull'argomento trattato nel posto precedente reputo necessario proporre il punto di vista di un giornalista  professionista. Naturalmente il taglio è differente dal post precedente su questo blog. Chi era presente all'assemblea può divertirsi leggendo e confrontando i due documenti in base al suo personale punto di vista.

Nell'articolo vengo citato anch'io..... addirittura come Segretario Comunale dell'UDC!!!!!  Sarà contento mio Padre.... ma io sono FUTURISTA! Non ho mai votato più a sinistra del PDL..... e quella volta che l'ho fatto me ne sono anche pentito! 

Una svista simpatica comunque che mi ha fatto sorridere e ringrazio il giornalista per avermi citato. L'articolo è comunque il punto di vista di un giornalista professionista e ci tenevo, ripeto, a proporlo per controbilanciare il mio resoconto fatto da un tecnico che da un paio d'anni si diverte a scrivere su un blog.

Buona Discussione.

mercoledì 2 novembre 2011

Ospedale di Trebisacce: Franchino Contestato a Montegiordano.

Il vecchio detto che vuole che il profeta non sia mai tale in Patria si ripropone con sempre più vigore quando si tratta di commentare le performance politiche del consigliere regionale Montegiordanese nella sua Montegiordano. Il palchetto dove si è consumata la scena è stato quello della simpatica manifestazione organizzata da Domenico Acciardi, coordinatore Montegiordanese del PDL, che ha voluto un confronto fra vari esponenti politici del territorio al fine di ragionare sugli atavici problemi dell'Alto Jonio e, almeno nelle intenzioni, proporre le possibili soluzioni. 
Si è parlato di sviluppo turistico e del piano nel quale i nostri comuni sono rientrati per il rotto della cuffia, dei piccoli tribunali che rischiano la chiusura e, naturalmente, della faccenda Ospedale di Trebisacce. L'affaire Ospedale ha catalizzato tutta la discussione, alla fine non si è parlato altro che di questo. Gli argomenti in merito a tele struttura sono così stantii da risultare ormai indigesti.
Sembra infatti che, ad oggi, l'unico problema serio del nostro Alto Jonio sia quello dell'ospedale..... L'idea che danno i nostri più alti rappresentanti è quella che bisogna occuparsi delle persone solo quando queste stanno male ed hanno bisogno di cure mediche. Ma un territorio non si sviluppa pensando solo alla  malattia, non esiste solo la degenza. Un ragazzo che vuole lavorare senza emigrare non può pensarsi allettato in un ospedale...... Io a trent'anni voglio un mondo veloce, rapido nelle idee e nelle realizzazioni. Un mondo dove le informazioni viaggiano veloci in rete  e la gente viaggia altrettanto veloce su strade degne di questo nome e su treni che non mi facciano vergognare ogni volta che sono costretto a prenderne uno.
Probabilmente però parlare di sviluppo locale, sistema di trasporti, progettualità, non è cosa sfruttabile dal punto di vista populista e in questo senso la faccenda ospedale sta diventando come il maiale a Natale: un demagogo di una cosa del genere non butta niente. 

Un populista gioca in difesa perché solo in difesa può sfruttare tutta la carica demagogica dei suoi discorsi. Un politico degno di questo nome invece gioca in attacco perché ha intenzione di risolvere il problema, non di usarlo.
Un politico affronta il problema a tempo debito. Un populista lo lascia incancrenire perché solo dalle emergenze può capitalizzare il consenso.
Un populista cerca il consenso..... Un politico lo crea.

Unico nota stonata in un orchestra ammaestrata a suonare requiem è stata quella del Sindaco di Rocca Ferdinando Di Leo. L'unico a criticare la piattaforma sulla quale si stava trascinando una discussione lenta e banale, una impostazione a suo avviso troppo generalista per poter parlare di problemi e soluzioni. L'unico inoltre a poter vantare soluzioni a problemi reali: una differenziata al 68%, un IGP per il prodotto limone, il castello federiciano riproposto come sede teatrale.... unica nota stonata quindi in un orchestra che suonava per il morto mentre lui si ostinava a santificare la vita.

Ritorniamo un attimo ai fatti. Il consigliere Regionale Mario Franchino prende la parola e comincia a parlare da politico consumato. La dialettica non manca, è perfetta e scorre fluida come al solito. Ancora più fluida e leggera arriva a chi vuol sentire quelle parole rassicuranti, a chi non ha intenzione di cambiare o a paura del mare aperto e preferisce i soliti lidi dai porti sicuri.
Ad altri invece quelle parole incastonate con sicurezza suonano ormai vuote. Saranno eleganti ma non convincono chi ha imparato invece a navigare in mare aperto. 


Questa volta quindi l'incantesimo si rompe......  tre donne, tre infermiere, fermano Franchino e irrompono in quel discorso elegante mentre questi parlava di quanto lui e il suo partito si stavano prodigando per le sorti del povero Ospedale Chidichimo di Trebisacce. Le tre donne, Mariapina Acciardi, Lena Gentile e Anna Laviola (che conosco poco e mi scuso se non sono stato preciso sulla sua professione), criticano duramente l'On Franchino chiedendogli lumi sul comportamento suo e del suo partito quando con Loiero presidente il Chidichimo ha perso la sala di chirurgia. Il discorso si rompe, volano paroloni, insulti reciproci.... si abbandona per un attimo la serenità del confronto.
Franchino in quel momento stava facendo un discorso da partigiano. Probabilmente l'eccessiva partigianeria nel difendere l'azione di chi ha criticato Scopelliti ma si è dimenticato di Loiero ha infastidito le tre donne. La contestazione, civile ma ferma, ha rotto per un attimo la fluidità del discorso, che si è concluso da li a poco concludendosi con qualche evidente difficoltà rispetto a come era iniziato.

Finisce Franchino....... inizia Morelli, che vuole rispondere al primo su alcune battute critiche mosse a lui e alla sua maggioranza. Morelli comincia puntualmente a rispondere ma non può continuare a rivolgersi direttamente al suo interlocutore perchè questi si alza e abbandona salutando l'assemblea. 
Un comportamento sinceramente non adeguato. Occorre ascoltare la replica di chi prima si critica.....  Anche se si è abituati ad avere spesso l'ultima parola sugli argomenti trattati, in assemblee come questa occorre avere il buon gusto di sentirsi anche chiamato in causa. Sono certo che Franchino abbia avuto ottime ragioni per abbandonare anzitempo la sala, anche se il dubbio rimane dato che già nel primo confronto con Morelli, sotto la chiesa a Montegiordano Centro, il nostro compaesano lascia in anticipo i lavori senza ascoltare la replica di Morelli.

Conclusioni..... Mi ero riproposto di relatare l'assemblea anche se non nasconodo una certa insofferenza nel parlare di questo genere di riti. Assemblee come queste servono sicuramente alla gente per vedere in faccia i loro rappresentanti e criticarli se necessario. Sicuramente Domenico Acciardi è da lodare mille volte per il suo impegno nell'organizzare cose del genere. Faccio mia però la critica di Ferdinando Di Leo...... la prossima volta -  Domè parlo con te -  cerca di dargli un titolo più stringente..... filtra gli argomenti e seleziona gli interventi. Si scelga un argomento specifico sul quale confrontarsi e sul quale criticare o lodare l'operato di chi amministra, altrimenti si rischia di parlare solo degli argomenti meglio capitalizzatili dal punto di vista del consenso.


Buona Discussione.