di Nicola Melfi
Ciao Francesco, sono Nicola Melfi.
Ho letto il manifesto della maggioranza e credimi sono rimasto davvero basito di fronte a tanta ipocrisia.
Ma qui a Montegiordano purtroppo si sa, da qualche anno si sostiene tutto e il contrario di tutto, dipende da come va il vento.
Non voglio entrare nel merito della polemica tra il mio amico Carlo Salvo, la Dott.ssa Maradei e il resto della maggioranza, non sono deputato a farlo, mi preme piuttosto evidenziare alcune contraddizioni politiche di fondo.
Prima però, solo per amore di verità e proprio perchè presente all'accordo sottoscritto alla vigilia della competizione amministrativa del 2009, consentimi di dire che il quarto assessore, al contrario di quanto ora speculativamente si sottende, non era assolutamente riservato alla componente indipendente presente in lista.
Mi stupisce che Toruccio Melfi, all'epoca estensore del documento di accordo ed oggi estensore occulto del manifesto se ne sia dimenticato.
L’acccordo infatti prevedeva che un assessore sarebbe toccato al PD, uno ai Socialisti ed uno a Rifondazione Comunista; il quarto sarebbe andato a chi tra i rimanenti candidati della lista prendeva più voti.
Quindi per rendere meglio il concetto e solamente a mò di esempio, se Carmelo Panno avesse preso un voto in più di Franco De Santis avremmo avuto una giunta con due assessori di Rifondazione Comunista, con buona pace del Gruppo Indipendente.
Questa è la verità e questo è quanto è stato sottoscritto, tanto è vero che lo stesso Sindaco all'indomani della scomparsa del compianto Franco De Santis ebbe a dire "non ci sono discussioni di sorta, l'assessorato tocca alla Dott.ssa Maradei essendo stata la più votata dopo lo stesso Franco."
Ora però se da un lato è vero che un Sindaco può anche ripensarci e scegliere i propri collaboratori in base ad una valutazione personale e fiduciaria dall'altro fa un certo effetto leggere che addirittura siano gli altri ad essere etichettati voltagabbana.
LE CONTRADDIZIONI POLITICHE.
Firmatari del manifesto il PD, il PSI, il Gruppo Indipendente e Rifondazione Comunista.
Chi è il PD?, dov'è il PD?, c'è di nuovo il PD a Montegiordano?
Sai, io sono rimasto a due anni fa quando la sezione del PD è stata inopinatamente ed arbitrariamente chiusa. Se riapertura c'è stata sarà successo quando Mario "Scilipoti", nella sua funzione di capo mandriano, dopo una riflessione durata 10 mesi durante la quale talaltro si è autodefinito una costola, (anche se come ho già avuto modo di scrivere avrebbe fatto meglio a definirsi con qualche altro organo…) si è deciso a rientrare nel gruppo dei democratici riportando all’ovile questo ormai sparuto e confuso gregge.
Soltanto una piccola appendice, per quanto poi il mandriano ci rimarrà nel PD non è dato sapere.
Il PSI.
Beh! non si capisce come Antonio Mundo che continua a dichiararsi socialista (?) non abbia speso neanche una parola perchè venisse rispettato l'accordo, facendo in modo così che in giunta entrasse un altro socialista, perchè vedi Francesco, se Toruccio Melfi è stato l'estensore dell'accordo, lui (Antonio) ne è il depositario.
A tutto questo c’è una sola spiegazione, probabilmente ci sarà stato un errore di battitura. In calce al manifesto anziché PSI andava scritto Autonomia e Diritti.
GRUPPO INDIPENDENTE.
Voglio un gran bene a Caterina, la stimo molto, non capisco però una cosa.
Perchè continua a dichiararsi indipendente se soltanto due anni fa, alle regionali del 2010, ha votato e fatto votare Sergio Stancato, candidato con Scopelliti?
Comunque a prescindere da questo, Caterì perdonami, te lo dico con tanto affetto, fossi stato in te non avrei firmato il manifesto, magari avrei votato in consiglio la fiducia ma mi sarei astenuto da qualsiasi altro commento.
E sai perché?
Perché se il Sindaco non ti avesse nominato assessore, ci sarebbe stata la tua di firma sulla mozione di sfiducia, con una sola differenza, che quella della Maradei è legittimata da accordi disattesi, la tua sarebbe stata assolutamente pretestuosa.
E su questa ultima considerazione consentimi di rivolgermi direttamente a Nicola Corbino la cui onestà intellettuale è nota anche a chi non la pensa come lui.
Nicola, se penso a Damiano Liguori, il tuo silenzio politico di oggi fa molto più rumore della tua intransigenza di ieri.
Stacca stà spina, Nicola, staccala per la coerenza politica che ti contraddistingue ma staccala soprattutto per Montegiordano.
Nicola Melfi