martedì 26 agosto 2008

Paese Fantasma.


A qualche chilometro da Montegiordano, nell'entro terra Lucano, è possibile ammirare uno strano ma meraviglioso spettacolo, più unico che raro nel suo genere. Un paese fantasma.
Craco franò nel 1963, frana causata forse dall'imperizia nella manutenzione dell'impianto idrico. Appena passata l'ultima curva della strada che porta su in questo strano posto, lo spettacolo che mi si para davanti è emozionate, tanto che spingo la moto a tutto gas per entrare nell' "abitato". Come un bambino che ha visto da lontano l'amata giostra.

Il paese è arroccato sul lato di una collina, franato nel mezzo. La cosa che mi colpisce subito sono le finestre, vuote. Come degli occhi scavati senza orbite.
La prima passeggiata nel paese è esaltante. Tutto è in rovina, disabitato. Il paese però, se visto con occhio critico, non doveva essere brutto, anzi.... La struttura di Craco rispecchia appieno quella di un paesino medievale Lucano o Calabrese, sembra di passeggiare in un libro di storia.
A parte le rovine, tutto qui sembra essersi fermato a cinquant'anni fa. Le case, la struttura delle strade, adatte più a passeggiate sui muli che alle nostre auto, i magazzini, i luoghi comuni, tutto qui fa pensare che questo paese di frontiera fra passato e presente doveva essere ricco e popoloso. Un posto dove era bello vivere.
Ci sono alcuni dettagli che hanno catturato la mia attenzione. Ad esempio la cupola della chiesa madre, abbellita in uno stile più vicino a quello bizantino che a quello latino. Anche la forma sembra arabeggiante.


Insomma un bel tuffo nel passato. Craco è stato anche usato come set cinematografico per alcuni fil come The Passion of the Christ di Mel Gibson. Ormai infatti non può che essere usato a fini turistici o usi simili... l'idea di tornare a vivere a Craco è assurda. Eppure questi ruderi potrebbero essere salvati, la frana potrebbe essere contenuta se non altro per fare di Craco vecchia un posto da visitare turisticamente. Ogni anno invece alcune case vengono pericolosamente giù tanto da rendere le sporadiche visite dei passanti una vera avventura.

Qualsiasi altra parola mia qui sarebbe superflua, dovete solo avventurarvi sulle colline Lucane fino a Craco per ammirare il paese fantasma.

domenica 24 agosto 2008

Uomo Fantoccio

Un mio amico Brasiliano ha letto il blog è sembra che sia stato particlarmente colpito dalle poesie di Roberto che ogni tanto pubblico in questo spazio.

Ha avuto quindi la splendida idea di inviarmi una delle sue poesie. Lui scrive in italiano alcuni suoi componimenti. Vi riporto l'Uomo Fantoccio:


Uomo Fantoccio.


Sono fantoccio di massa,

Modellato per la creazione,

Nella forma del Davi,

Per esibizione.


Sono fantoccio di panno,

Confezionato con stile

Per la arroganza

Per essere fonte della invidia.


Sono fantoccio di vetro,

Informato per la avarizia

Per essere oggetto di decorazione

Sotto una campanula di cristallo.


Sono fantoccio di ferro,

Forgiato per la prepotenza

Per un piano di vita

Che mai ho veduto.


Sono fantoccio di pietra,

Sfaccettato per la mediocrità,

Impermeabile, impenetrabile, esemplare.

Ma sono fantoccio di gesso,

Rompo, incrino e,

Quando piango, spezzo – sperperonomi.


Rafael Castellar das Neves. San Paulo, Brasile, 27 di luglio di 2008.

Se volete potete leggere di Raffael qui


lunedì 11 agosto 2008

Una bella passeggiata


Quest'anno la consueta passeggiata gastronomica in paese è stata particolarmente piacevole. La passeggiata è una simpatica tradizione di Montegiordano che permette ai visitatori, ma anche ad alcuni residenti distratti, di riscoprire la nostra tradizione gastronomica, veramente ricca e piena di sorprese. Un giorno o l'altro, aiutato da gente che ne sa più di me, dovrò catalogare tutti questi piatti eccezionali e succulenti.


Comunque quest'anno la nostra passeggiata gastronomica del nove agosto si è trasformata anche in un evento musicale popolare e sicuramente non grazie ai bravissimi musicanti che erano sul palco. Io sono dell'avviso che il palco per la musica popolare sia da evitare, preferisco chi suona in strada. In strada chi suona e il popolo che ascolta sono più vicini tra loro e la vicinanza, la partecipazione, sono ingredienti essenziali nella musica del meridione d'Italia.


A fine serata è toccato a noi prendere organetti, fisarmoniche e tamburelli e animare la splendida serata di Montegiordano Paese. Hanno ballato veramente tutti, grandi e piccoli, visitatori e residenti.... tutti animati dal sacro morso della tarantola che anche a Montegiordano ormai da anni miete felici vittime.


Le foto che riporto qui non possono in alcuna maniera rendere a pieno l'atmosfera di questa splendida notte di mezza estate.

Quindi, cari lettori, venite a visitare Montegiordano e il prossimo nove agosto non perdete l'occasione di partecipare alla passeggiata Gastronomica di Montegiordano paese.


Ciao ciao.

N.B.
Il dodici in marina ci sarà una bella serata a base di tarantelle, speriamo di ripetere l'esperienza del nove in paese.

Ciao.

giovedì 7 agosto 2008

Murales

Le viuzze di Montegiordano Paese si stanno riempiendo di simpatici disegni che abbelliscono i già suggestivi "strittuli" del Centro Montegiordanese.

Protagonista di questi artistici murales è senz' altro il pittore Franco Lateana, personaggio eclettico e particolare che abbiamo già incontrato un paio di articoli fà. Ho scoperto però che Franco non è l'unico pittore che da sfogo alla suo demone artistico sui muri montegiordanesi. Ci sono altri artisti che amano abbellire i muri del paesello.

Ancora non ho avuto la fortuna di parlare con questi artisti, ma se avete voglia di vedere le loro opere non dovete far altro che lasciare i lidi sul mare ed arrampicarvi fino a Montegiordano Paese.


Li dovete addentrarvi nelle strette viuzze del centro storico. Ad ogni angolo è possibile ammirare salamandre che si arrampicano sui muri o scene di vita contadina. Sicuramente il visitatore che vuole iniziare questa particolare esperienza artistica in una galleria a cielo aperto deve iniziare il suo viaggio dal corso che parte dalla piazza centrale del paese per arrivare fino nei pressi dell'edificio comunale.
Questa strada è piena di disegni, graffiti venuti fuori dalla mente ispirata degli artisti che sfruttano gli angoli delle strade e la luce dei vicoli per creare opere che messi su una tela non avrebbero la stessa forza espressiva che hanno sui muri Montegiordanesi.

Naturalmente l'animo dell'artista è scherzoso per definizione, è qualcuno ha ben pensato di attaccare al muro un paio di vistose corna riferendosi a non so quale sfortunata vicenda amorosa.

Vorrei tanto che questi artisti sfruttassero la loro arte per dipingere anche qualche bianco e triste muro in marina..... magari non avrà lo stesso effetto ma mi piacerebbe tanto vedere alcuni di questi splendidi murales sui muri del lungomare Marinese.

Io a questo punto non posso far altro che invitarvi per il prossimo nove agosto alla passeggiata gastronomica su a Montegiordano Paese, in modo tale da unire il piacere di un buon piatto tradizionale alle sorprese artistiche dei Murales Montegiordanesi.


Ciao.

domenica 3 agosto 2008

Giro in giro

Inizia l'estate e iniziano i viaggi in moto....

Qui vi riporto alcune foto fatte con Omar, Vincenzo e Adriana nel nostro giretto fatto alcuni giorni fa a Maratea, Scalea e nell' Alto Tirreno Cosentino.

Maratea praticamente sta agli antipodi di Montegiordano, alla stessa latitudine ma sul Tirreno invece che sullo Jonio.

La piccola cittadina Lucana è un vero gioiello per i vacanzieri estivi. La sua attrazione principale, dopo il mare limpido, è senz'altro la struttura del Redentore.
La struttura ricorda il Cristo di Rio. Si narra comunque che siano stati propri alcuni emigranti che, ritornati a Maratea, hanno voluto ringraziare il Cristo per tutto quello che hanno avuto nella vita, erigendo una grande statua in suo onore.A noi, comunque, il Cristo non ha portato molta fortuna, dato che appena arrivati in cime si è messo a piovere!!!!

Siamo quindi scesi in tutta fretta, su una strada che non riesco a descrivermi, dovete percorrerla per capire.....

Seconda tappa del mini tour è stata Orsomarso, paesino nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, lato Tirreno. Orsomarso ci ha regalato un' inaspettata sorpresa.... c'era la festa di Sant'Anna, una festa classico stile popolare calabrese che io amo tanto. Non ci aspettavamo di trovare una cosa del genere e sinceramente il paesello ci ha accolto nel migliore dei modi possibili. Ringrazio il mio amico Stefano per questo.
Beh... anche questa volta devo dire che la Calabria ci ha confermato che non serve arrivare lontano per vedere posti stupendi. Dobbiamo conoscere meglio la nostra regione, potremmo stupirci delle meraviglie che nasconde.

Sotto vi riporto il video di quando io e Omar siamo arrivati in cima alla Montagna dove si trova la struttura del Cristo Redentore. E' una strada che consiglio a tutti gli amanti della motocicletta.

Ciao e alla prossima.