venerdì 25 gennaio 2013

La Storia nel Fango.

La storia nel fango. La storia di uno dei posti più importanti del nostro territorio, forse il più importante. Sibari è stata distrutta la prima volta dal fango già millenni fa, e la storia si ripete. Oggi non ha causa di una guerra persa contro i Crotonesi ma forse per ragioni dovute all'incuria degli argini sul Crati insieme ad un evento eccezionale che ha rovesciato sul territorio il 25% di tutta l'acqua che generalmente cade in un anno. Non è quindi il tempo di cercare responsabili ma soluzioni, magari rafforzando le idrovore che bonificano l'aria e prevenendo eventi simili  in dotazione o migliorando la manutenzione del Crati.

Parleremo di questa eventi..... qui di seguito un comunicato stampa del Consigleire Regionale Gallo, già Sindaco di Cassano-Sibari.

Buona Discussione.





COMUNICATO STAMPA

Parco archeologico di Sibari: l’assessore Caligiuri richiama l’attenzione del Governo
Domani la questione sarà portata sul tavolo della Conferenza Stato-Regioni
Il consigliere regionale Gallo: «Individuare risorse finanziarie utili al superamento dell’emergenza».



Il dramma del parco archeologico di Sibari deve diventare questione di interesse nazionale. Per questo già domani, in occasione della seduta della Conferenza Stato-Regioni, l’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri inviterà i suoi colleghi assessori di tutte le regioni d’Italia a sottoscrivere un documento da presentare al Governo per chiedere all’esecutivo di intervenire con urgenza per affrontare i danni causati dallo straripamento del fiume Crati.
Questo l’impegno assunto stamane da Caligiuri nel corso del sopralluogo a Sibari, effettuato insieme al presidente della Quarta commissione consiliare regionale Gianluca Gallo, alla presenza, tra gli altri, della direttrice del polo archeologico sibarita, Silvana Luppino, e dei sindaci di Cassano Ionio, Francavilla e Trebisacce, rispettivamente Giovanni Papasso, Leonardo Valente e Franco Mundo, oltre che del presidente del Consorzio di Bonifica, Marsio Blaiotta. Dopo una visita al parco del Cavallo, ancora ricoperto da diversi metri d’acqua e fango, s’è svolta una riunione operativa, ospitata nei saloni del museo archeologico nazionale della Sibaritide. La gravità della situazione è stata richiamata da tutti gli intervenuti, in particolare dai sindaci del territorio, che hanno sollecitato massima attenzione per Sibari e per tutti gli insediamenti archeologici del comprensorio. Per liberare l’area archeologica dalle acque del Crati, ha ipotizzato invece Blaiotta, servirà almeno un’altra settimana. Tempo prezioso, da impiegare lavorando per attivare canali di finanziamento necessari per il ritorno alla normalità.
In questa direzione, la scelta di passare dalla Conferenza Stato-Regioni per dare un respiro istituzionale nazionale alla tematica. Ma saranno anche altre le strade che saranno percorse. «L’assessore Caligiuri – spiega Gallo – ha dato la disponibilità a valutare con gli uffici del suo assessorato la mia richiesta di stanziare immediatamente un primo finanziamento a sostegno dei lavori indispensabili per il ripristino della fruibilità del parco. Inoltre, ci si attiverà per ottenere stanziamenti da ritagliare nell’ambito del fondo nazionale di coesione ed all’interno delle somme che l’Anas corrisponderà, a titolo di ristoro ambientale, per i lavori di ammodernamento della statale 106». Conclude Gallo: «Terremo accesi i riflettori sulla vicenda, puntando ad un coinvolgimento diretto del Governo per riuscire, di concerto con gli enti locali interessati, a restituire quanto prima alla normalità uno spicchio di storia e di cultura che appartiene non solo alla Calabria ed all’Italia, ma al mondo intero».
Reggio Calabria, 22 gennaio 2013
Regione Calabria
Quarta Commissione Consiliare
Ufficio di presidenza

2 commenti :

Anonimo ha detto...

Che schifo si cade sempre più in basso, l'unica forma di storia presente nel nostro comprensorio ora è sotto il fango, non ci rimane più niente!!

Unknown ha detto...

scommetto che ora gli pseudo politici calabresi ci verranno a dire che la colpa è della pioggia caduta in percentuali troppo elevate...
Poi si domandano anche perchè la gente vota grillo????
ahahhahahahahahahah
semplice per mandare a casa una classe politica inconsistente e incapace politicamente nell'affrontare le problematiche della calabria ma in generale del Paese, una classe politica che ormai pensa solo alle poltrone..