
Ma mi ci vedete a me che assumo un giornalista!!!!!
La cosa più triste è che di questa boiata, la legge Prodi-Levi, i nostri mezzi di informazione "normali" non ci avevano dato nessuna avvisaglia. Serviva un comico, l'incommensurabile Beppe Grillo, ad avvisarci del pericolo dalle pagine del suo Blog. E solo dopo il putiferio scatenato da noi, popolo di navigatori virtuali, che qualcuno nei telegiornali e giornali della penisola si sta occupando del problema.
E' ridicolo inoltre leggere le dichiarazioni di alcuni ministri che hanno firmato la legge. Gente che, a parole, si è sempre battuta per la pluralità:
- “mi prendo la mia parte di responsabilità per non aver controllato personalmente e parola per parola il testo...che autorizza interpretazioni estensive che potrebbero limitare l’attività di molti siti e blog. Molto meglio lasciare le regole attuali...”
Paolo Gentiloni, Ministro delle Comunicazioni
- “non è stato discusso nel Consiglio dei Ministri del 12 ottobre perché presentato come provvedimento di normale routine.”
Antonio Di Pietro, Ministro delle Infrastrutture
- “dico subito che quel giorno, dopo aver tentato di migliorare il decreto sul welfare, sono dovuto correre al Quirinale per premiare i giovani impegnati sul cambiamento climatico e non ho potuto seguire la norma che sta allarmando la Rete. Rileggendola oggi, mi sembra decisamente restrittiva per chi gestisce un blog o una pagina web.”
Alfonso Pecoraro Scanio, Ministro dell’Ambiente
Scrivo questo post perché faccio parte delle persone che vogliono continuare a pensare solo con la propria testa. Che trovano nella rete la maniera per farlo e si opporranno sempre alle pretese di chi vuole tapparci la bocca.
Ciao Guagliù!!!!
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