mercoledì 16 giugno 2010

Il difensore del principe nero.


Italo Formichella è un personaggio sicuramente particolare e spigoloso. Io non sono qui per fare apologie ne per esaltare ideologie fortunatamente morte e sepolte. Voglio solo presentarvi un Montegiordanese che ha sicuramente amato e onorato la sua terra. Per comprendere la grandezza di un uomo non occorre necessariamente condividerne i pensieri e le opere. Partendo da questo concetto che ogni uomo che si dice democratico dovrebbe far suo, vi presento Italo Formichella con le le parole di Pietro Manna, in un suo testo estratto dal libro di Domenico Acciardi interamente dedicato alla vita del nostro concittadino.

LA VITA E LE OPERE DELL'ON. AVV. ITALO FORMICHELLA.

Ripercorrere la vicenda umana, professionale e politica di Italo Formichella consente di fotografare scenari e dinamiche estremamente diffuse nella storia del Mezzogiorno d'Italia, le cui intelligenze molto spesso non hanno incontrato nel cima sociale, culturale ed economico del meridione le condizioni più favorevoli ad una loro matura espressione, dovendo trarre da esperienze di altri luoghi ed altri contesti gli strumenti per una completa affermazione, pur conservando e tutelando tutta la genuinità e l'originalità delle proprie radici.
Tali rilievi incontrano ampio suffragio anche con riferimento alla vita ed alle opere di Formichella, i cui natali onorano un piccolo borgo rurale dell'Alto Jonio Cosentino, Montegiordano, dove l'illustre avvocato e parlamentare nasce il 25 Gennaio 1893.
Laureatosi in Giurisprudenza presso l'Università di Napoli, il suo destino, come del resto quello di molti giovani professionisti dell'epoca è profondamente scosso dal sopraggiungere del primo conflitto mondiale, che si frappone all'avvio della sua carriera da avvocato attraverso un'esperienza che lo segnerà indelebilmente, sia sotto il profitto culturale, infondendogli un interesse profondo nei confronti del diritto militare, sia sotto il profilo umano, permettendogli importanti frequentazioni con le più alte cariche militari ed istituzionali.
Combattente, fu ferito e decorato al valor militare con medaglia di bronzo e due croci al merito di guerra; fu quasi sempre e nelle più memorabili imprese belliche agli ordini del generale Sanna, eroico condottiero dei Sardi.
Con l'avvento del fascismo, l'indole conservatrice ed austera di Formichella, lo porta naturalmente ad avvicinarsi agli ideali del regime e dell'Impero, incarnato con serietà e probità anche in ambito professionale, svolgendo la professione di avvocato penalista a Roma.
Con l'entrata in guerra dell'Italia, nel 1940, Formichella è richiamato alle armi e destinato come Maggiore di complemento alla difesa dell'isola di Rodi.
Alla caduta del Regime, la forte stima da sempre nutrita nei suoi confronti dai suoi più alti gerarchi e dallo stesso Benito Mussolini fa si che egli sia chiamato ad assumere il ministero di difensore della famiglia del Duce, su iniziativa della stessa Rachele Mussolini, sui la fama e le capacità professionali del combattivo avvocato Montegiordanese erano state espressamente raccontate.
La vicenda professionale legata alle sorti  dei beni della famiglia Mussolini, condotta da Formichella con tale perizia dottrinale da inibire qualsiasi pregiudizio nei confronti di coloro che l'opinione pubblica indicava come i responsabili della rovina del Paese, rese l'avvocato il punto di riferimento dei detenuti e dei perseguitati politici del Regime, come il comandante della X Mas Junio Valerio Borghese ed  il medesimo Vittorio Mussolini.
La pubblicazione su un'importante rivista penalistica della memoria difensiva della causa per il sequestro giudiziario dei beni della famiglia del Duce, dal titolo: "Contro la confisca dei beni di Benito Mussolini" fece inoltre assurgere Italo Formichella ad esponente di primo piano della dottrina in materia di diritto penale militare, oltre a procurargli un'accusa di vilipendio al Governo.
Si deve alla sua difesa, in ogni caso, se il Tribunale di Roma prima, e la Corte di Cassazione dopo, in sede di confisca dei beni, hanno statuito di non potersi imputare all'ora capo del Governo l'accusa di aver tradito la Patria.

Nel primo dopoguerra Formichella aderì al Movimento Sociale Italiano...............
.................CONTINUA.................


Pietro Manna.


Il Resto lo racconterò un'altra volta.......ora buona discussione..... nelle prossime "puntate" la vita parlamentare di Italo Formichella.......

P.S.
Non perdete mai di vista la simpatica conversazione che si sta svolgendo qui!!

Ciao ciao.

3 commenti :

Anonimo ha detto...

fra, ieri due zingari stavano rubando qui in marina, sono stati arrestati, approfitto del tuo blog per avvertire chi legge.
Mi dispiace solo che sono stati beccati i bambini che mandano dentro le case a rovistare mentre il caporale che li ha accompagnati l'ha fatta franca.
occhi apperti!!!!
A.V.
(lo so!!!non centra niente con il tuo argomento.)

Francesco D'Amore ha detto...

Spero che i bimbi vengano recuperati e che i loro genitori invece arrestati come detta la legge.

Non so niente su questa storia Antò.... se puoi farmi sapere altro sarò lieti di rilanciare la notizia....


Ciao.

Anonimo ha detto...

Ciao Francesco,

leggi questo link! (la notizia che riguarda Mel Gibson ovviamente!!)

Buona serata